Seregno, Bea (ri)Vive in un’associazione: al Polaris il primo evento benefico

La fondazione del sodalizio è stata voluta dai genitori della giovane canturina, vittima in maggio di un incidente stradale a Seregno. La sicurezza stradale è la prima finalità
Il momento della consegna postuma del diploma di Beatrice Zaccaro ai suoi genitori

Beatrice Zaccaro, la giovane canturina deceduta a seguito di un incidente stradale in scooter a Seregno nel mese di maggio, avrebbe compiuto 18 anni il prossimo 15 settembre. La sua famiglia ha deciso di ricordare Beatrice, proprio nel giorno del suo compleanno, con una grande festa benefica al “Polaris” di Carate. Si tratta del primo evento ufficiale organizzato dall’associazione Bea Vive, fondata a inizio settembre dai genitori della canturina con l’obiettivo di preservare il nome e la storia di Bea, attraverso una serie di iniziative mirate a sensibilizzare i giovani sull’importanza della sicurezza stradale e a offrire supporto alle famiglie che hanno vissuto esperienze traumatiche simili.

Bea Vive: le finalità della nuova associazione

Beatrice Zaccaro

Parte del ricavato della serata verrà devoluto dall’associazione alla scuola che frequentava, l’accademia professionale Estetica Pbs di Monza, per finanziare una borsa di studio. «Al compimento della maggiore età Beatrice avrebbe voluto organizzare una grande festa insieme alla sua famiglia e ai suoi amici, ci teneva moltissimo. Noi la promuoveremo questa festa per ricordarla e per fare del bene», ha riferito il padre di Beatrice, Massimiliano Zaccaro. La cena benefica sarà un evento toccante e significativo, con catering per i partecipanti, seguito da una serata di discoteca dedicata ai giovani. Per prenotare un posto all’evento, è possibile contattare l’associazione Bea Vive tramite la pagina Instagram @_beavive. «Per garantire la sicurezza dei giovani partecipanti, intendevamo mettere a disposizione degli intervenuti pullman per il trasporto, ma abbiamo dovuto rinunciare per motivi organizzativi. Ringrazio a priori tutte le persone che parteciperanno. Per noi è un evento benefico importante. Abbiamo creato questa associazione per cercare di reagire al gravissimo lutto che ha colpito la nostra famiglia. Vogliamo trasformare questo dolore in una carezza di conforto e di supporto per chi ne ha bisogno», ha aggiunto il papà. Bea Vive, tramite una serie di iniziative sociali, vuole custodire e tramandare la storia di Beatrice, affinché la sofferenza della sua famiglia non sia vana ma di salvezza per gli altri.

Bea Vive: l’emozione di papà Massimiliano

La scena del sinistro, costato la vita a Beatrice Zaccaro

L’obiettivo principale dell’associazione è quello di promuovere la sicurezza stradale tra i giovani, educandoli sull’importanza di adottare comportamenti responsabili quando si trovano al volante o in sella a uno scooter. Ma non solo. La creazione dell’associazione è anche finalizzata ad aiutare le famiglie colpite da una tragedia simile a coprire le spese finanziarie legate a tali eventi dolorosi. «Intendiamo sensibilizzare i giovani e gli adulti sui pericoli della strada, ma anche sui pericoli della vita, perché tragedie, come quella successa a noi, purtroppo possono succedere a tutti. E bisogna reagire. Il fato con Bea è stato ingrato e nefasto. Noi non possiamo far altro che onorare la sua memoria, perché Bea ha lasciato il segno e sappiamo che continuerà a farlo, anche se da lassù», ha concluso Zaccaro.