Sono sei i sacerdoti brianzoli ordinati la mattina di sabato 11 giugno in cattedrale a Milano dall’arcivescovo Mario Delpini. Cinque preti diocesani e un padre barnabita, padre Giacomo Sala, monzese di origine, che dal 2018 risiede a Milano ed è padre spirituale all’istituto Zaccaria.
I cinque novelli sacerdoti che provengono da parrocchie brianzole sono don Simone Tremolada di Arcore, don Angelo Radaelli di Verano, don Marco Guffanti di Limbiate, don Davide Ciarla di Biassono e don Jacopo Aprico di Muggiò.
Nuovi sacerdoti della Brianza: le parole di monsignor Delpini
Durante l’omelia monsignor Delpini ha ricordato ai neo sacerdoti «le asprezze del quotidiano, le frustrazioni dei cambiamenti, l’aridità dei giorni inconcludenti», sottolineando però anche «la certezza del messaggio di Gesù», che anche ai suoi discepoli, consapevoli di essere «credenti mediocri, incapaci di comprendere il suoi insegnamento, ha detto: “Andate, io sono con voi”».
Un accenno dell’arcivescovo anche ai numeri delle vocazioni: ventidue i nuovi preti ordinati quest’anno, dieci quelli che diventeranno preti il prossimo. «Anche gli apostoli erano pochi, solo undici e timorosi, con una fede inquieta e convinzioni fragili, in un mondo che cambia e dai bisogni sconfinati».
E poi il saluto finale a conclusione dell’omelia dell’arcivescovo. «I candidati che sono inseriti oggi nel presbiterio non sono qui solo per se stessi. Sono qui anche per diventare di fronte a tutti la risposta convincente per chi esita ad incamminarsi sulle strade della missione. Sono qui per essere testimonianza, soprattutto per i giovani, che vale la pena di mettersi in cammino perché il Signore Gesù è sempre con noi, ogni giorno».
Nuovi sacerdoti di Monza e Brianza: chi sono
Don Davide Aprico è originario di Muggiò, 30 anni, laureato in veterinaria nel 2015. Ed è proprio durante gli anni dell’università che ha maturato la sua scelta vocazionale. Don Davide Ciarla, biassonese, ha 36 anni. All’oratorio del suo paese ha maturato le sue due grandi passioni: il calcio e il teatro. È laureato in ingegneria biomedica. Ha deciso di entrare in seminario dopo aver percorso il cammino di Santiago.
È laureato in comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse don Marco Guffanti, 34 anni limbiatese. Il sogno era quello di diventare giornalista. Dopo un’esperienza al Consiglio regionale della Lombardia ha maturato la scelta di entrare in seminario. Don Angelo Radaelli, 31 anni originario di Verano, ha prestato servizio diversi anni in oratorio come animatore e barista. Si è poi trasferito a Trento per studiare filologia classica e qui ha maturato la sua vocazione sacerdotale.
E infine don Simone Tremolada: 28 anni di Arcore, che ha scelto di abbandonare gli studi universitari in matematica (il sogno era quello di diventare professore) per iniziare il suo cammino in seminario.