Scuola, Orientagiovani e gli industriali: per rispondere alla domanda su cosa fare da grandi

Orientagiovani: appuntamento con gli esperti di Assolombarda per i ragazzi delle medie Bellani e Bonatti di Monza. “Che lavoro farai da grande?”, parole d’ordine: flessibilità e creatività.
Monza Assolombarda Orientagiovani
Monza Assolombarda Orientagiovani Fabrizio Radaelli

Cos’è l’istruzione tecnica e professionale e a quale tipologia di lavoro si può ambire. Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza e Lodi ha voluto avvicinare un numeroso gruppo di alunni delle classi seconde delle medie Bellani e Bonatti all’interno del percorso Orientagiovani, attraverso un incontro con esperti per rispondere alle domande e sostenerli in vista della scelta del percorso superiore.

All’interno del percorso dell’istruzione tecnica e professionale c’è un mondo da scoprire e imparare, che spesso i giovani non conoscono o non prendono in considerazione, pensando al liceo come percorso di studi migliore. L’obiettivo dell’incontro, in cui anche la figura di Leonardo Da Vinci ha avuto un ruolo chiave, era di orientare i giovani soffermandosi sugli aspetti informativi e vocazionali dei percorsi tecnici.

Nella veste di relatori Eleonora Scola, responsabile del laboratorio Leonardo al museo della scienza e della tecnologia, Franco Passalacqua, docente della Bicocca, Marina Perego, psicologa dell’orientamento e psicoterapeuta. Le aziende chiedono sempre più ragazzi con competenze tecniche da inserire nel loro team.

Per questo è importante far conoscere ai ragazzi queste esigenze del territorio, Assolombarda, attraverso questi incontri, vuole avvicinare i giovani a professioni sempre più richieste. Dal parallelismo con Leonardo, uomo geniale e curioso, emerso grazie al suo mentore Ludovico il Moro (una sorta di imprenditore dell’epoca) alle richieste di oggi del mondo del lavoro: flessibilità, creatività.
«Ho cercato di ascoltare i ragazzi – spiega il docente Passalacqua – per ragionare con loro sul significato della “scelta”. Per avvicinarmi ho mostrato dei video in cui alcuni studenti raccontavano, dopo la maturità, la loro esperienza».

E ancora: «È importante che i giovani siano in grado di capire il proprio patrimonio di conoscenze e che lo sappiano valorizzare, la scuola deve aiutarli nella ricerca delle loro conoscenze, devono capire in cosa sono bravi e puntare su quello. Se hanno competenze pratiche si devono concentrare su un percorso tecnico non su altro, anche perché è una tipologia in continua evoluzione e aggiornamento così come i giovani».

I ragazzi hanno ascoltato con attenzione per poi porre alcune domande, le più disparate: da “come fare a essere tabaccaio” a “come diventare un marketing manager” a Marina Perego che, non solo ha risposto, ma ha messo in luce l’importanza anche del consiglio orientativo che i docenti delle scuole medie suggeriscono alle famiglie.