Mercoledì 17 giugno: circa 8mila studenti della Brianza varcheranno i cancelli delle scuole per l’esame di Stato. Di questi 1.144 sono monzesi, quasi equamente divisi tra ragazzi e ragazze (574 maschi e 570 femmine). Del gruppo fanno parte anche circa 300 privatisti.
Dopo tre lunghi mesi di lezioni da casa solo i ragazzi di quinta potranno rivedere, anche se solo per un’ora, le loro classi. Come ogni anno i numeri che coinvolgono la provincia monzese sono rilevanti vista la presenza di 30 istituti statali e 13 paritari. In totale servono 150 presidenti ma, alla fine di maggio solo 85 si erano offerti per ricoprire quest’incarico e, ancora in questi giorni la situazione è in continuo aggiornamento ma sono molti gli istituti che ancora aspettano di avere un presidente di commissione.
L’ora X, quella dei colloqui, è alle 8.30 di mercoledì.
Nei giorni scorsi le scuole superiori sono state alle prese con la cartellonistica, i percorsi, le aule dedicate. Scuole “rivoluzionate”, quasi trasformate in gate di aeroporti per garantire la massima sicurezza di studenti, personale docente e Ata.
Indicazioni, percorsi d’ingresso e d’uscita, aule distinte per ogni commissione, protocolli sanitari da far rispettare perché la pandemia non è ancora finita. Tutte precauzioni per un esame di maturità sicuro. Un colloquio di un’ora strutturato in cinque parti, dalla discussione dell’elaborato ricevuto dai docenti su cui i ragazzi stanno lavorando in questi giorni e che devono consegnare prima del colloquio, seguito dall’analisi di un testo d’italiano, per poi passare ai collegamenti interdisciplinari partendo dal materiale fornito dalla commissione durante l’orale.
Ancora una riflessione sul percorso di alternanza per poi concludere con cittadinanza e costituzione, in cui possono parlare di come hanno vissuto questo periodo di didattica a distanza.
«Mancano pochi giorni e ancora siamo senza presidenti di commissione – commentava nei giorni scorsi Lina Ieracitano, dirigente dell’Hensemberger di Monza – su sette commissioni ne hanno nominato solo uno. L’ufficio scolastico ha dato mandato alla scuola di invitare anche docenti che non hanno dieci anni di esperienza, ma molti sono già coinvolti come interni. Alcuni rientrano nella categoria “fragili” e saranno presenti da remoto, per questi nelle aule ci saranno due videocamere per permettere al professore di seguire il candidato come fosse in classe. I ragazzi sono abbastanza sereni, dicono che “entreranno nella storia”: ho consigliato loro di prepararsi bene sui loro punti di forza, redigere un buon elaborato, che è il loro biglietto da visita per iniziare bene il colloquio».
Tante le procedure a cui le scuole hanno dovuto abituarsi. «È stato istituito un comitato anti-covid 19 che ha visionato i percorsi d’ingresso e uscita che sono stati studiati – ha spiegato Aldo Melzi, dirigente del Mapelli di Monza- le aule in cui si svolgeranno gli orali, il distanziamento sociale in queste e in tutte le aree della scuola. Senza dimenticare il protocollo sanitario da rispettare».
Il Mapelli è un edificio molto ampio quindi non ci sono state difficoltà nel trovare gli spazi per le sei commissioni che valuteranno le undici classi quinte: un’aula dedicata al colloquio, una che sarà l’ufficio della commissione e una sorta di “sala d’attesa” in cui il candidato aspetterà prima di essere esaminato, mentre il personale sanifica l’aula tra un colloquio e l’altro.
L’assenza delle prove scritte non permetterà agli alunni dei licei artistici di esprimersi al meglio. «Ai nostri ragazzi manca non poter affrontare la prova d’indirizzo – ha analizzato suor Stefania Arosio, dirigente del liceo artistico Preziosissimo Sangue di Monza – e non vederla riconosciuta e valutata per quanto hanno imparato in questi anni. Li stiamo seguendo con delle simulazioni. Sarà una strana maturità, ma almeno saranno presenti e non a distanza».
Cesano Maderno. Sono circa 300 gli studenti delle due scuole superiori cesanesi impegnati con una prova d’esame del tutto inedita. Le prove d’esame si svolgeranno ovviamente tenendo conto di tutte quelle misure di sicurezza indicate dalle linee guida del Ministero.
«Non abbiamo avuto grosse difficoltà nel predisporre a dovere l’istituto – parole di Antonio Cangiano, dirigente dell’istituto Majorana – abbiamo quattro commissioni, di cui una in “condominio” con il Versari, sono state impegnate due aule molto grandi e due laboratori che dispongono anche di uno spazio annesso per la didattica. Ingressi ed uscite ovviamente sono stati diversificati. Siamo pronti insomma ad accogliere i nostri 127 studenti che si stanno preparando per affrontare l’esame di Maturità».
Meda. Al liceo Curie e all’Istituto professionale Milani non è stato facile per i docenti affrontare il lavoro supplementare della Didattica a distanza e nello stesso tempo preparare un esame di Stato dove nulla poteva essere «come si è sempre fatto». L’ostacolo più grande? Organizzare l’esame in presenza. Con tutte le difficoltà legate ai protocolli covid da rispettare nelle aule. Docenti e personale di servizio hanno dovuto formarsi con un corso online sulla sicurezza. Sono 168 gli studenti, divisi in otto classi: quattro di Scientifico tradizionale, una di Scienze applicate, due di Linguistico, una del Classico. È stata disposta la sanificazione di tutta la scuola. Ogni giorno i locali saranno nuovamente igienizzati. E ogni volta, sarà ripulita la sedia dove ciascun studente si è seduto e perfino la tastiera del computer, ricoperta da una pellicola trasparente. La distanza di due metri sarà rispettata: solo così sarà possibile evitare l’uso delle mascherine.
Online anche il verdetto finale: ogni alunno potrà sapere se è stato promosso o bocciato collegandosi al portale della scuola e accedendo al suo profilo grazie a un codice segreto.
Grande fermento anche all’istituto professionale Milani, dove saranno esaminate nove quinte: un totale di 180 studenti degli indirizzi socio-sanitario, commerciale e grafico pubblicitario. A causa dei protocolli covid, l’esame in presenza sarà suddiviso in tre sedi: nella sede centrale di Meda, nella succursale di Seveso e all’oratorio di Meda. Ad alcuni studenti privi di computer è stato fatto avere un portatile. Due ragazzi con problemi di disabilità affronteranno l’esame a distanza nella loro abitazione. «Questo esame – commenta la dirigente scolastica Maria Alberti – così difficile e complessa è già in sé una prova di maturità».
Lissone. Non solo la presenza di igienizzanti, un percorso segnalato a terra e una nuova cartellonistica che forniranno le indicazioni per raggiungere l’aula d’esame.Quest’anno non solo l’aula in cui avviene il colloquio, anche un’aula riservata alla commissione (una sorta di sala riunioni) e una “Covid19” nel caso in cui un candidato o un docente dovesse presentare dei sintomi. Un investimento tra i cinque e i seimila euro quello che hanno fatto le scuole, per rispettare le normative legate alla pandemia, dai gel igienizzanti alle mascherine, dai plexiglass negli uffici sino agli interventi di sanificazione. Tutto però finanziato dal ministero per l’emergenza.
«La scuola è pronta, dal punto di vista organizzativo abbiamo fatto quel che dovevamo – spiega Roberto Crippa, dirigente dell’Europa Unita – anche commissioni e presidenti ci sono. Abbiamo sanificato la scuola e quotidianamente l’operazione verrà ripetuta. Sicurezza sarà la parola d’ordine. È un esame strano, c’è ancora molta incertezza i ragazzi dovranno essere bravi a “giocarsela” sin dal primo minuto».
Regione Lombardia. «Lasciatemi ringraziare tutti i vostri docenti, i vostri dirigenti scolastici e in generale tutto il personale scolastico che con sforzi inauditi e imprevisti ha saputo mettervi nelle migliori condizioni possibili per concludere il vostro percorso di studi. A loro va il mio sincero ringraziamento», ha commentato l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Melania Rizzoli in un messaggio agli studenti in cui ha sottolineato anche che «senza esagerare possiamo dire che si tratterà di un evento unico, oserei direi storico. E voi (studenti, ndr) di questo momento, che certamente rimarrà nei libri di storia, ne siete protagonisti».