Scassinano casseforti e lucchetti, ma erano in un gioco: l’Escape Room inclusiva chiusa in anticipo

I ladri hanno aperto casseforti e lucchetti, ma non erano in un appartamento vero: erano nel progetto di Escape room inclusiva.
L'Escape room inclusiva di Sciame Onlus e Associazione Live
L’Escape room inclusiva di Sciame Onlus e Associazione Live

Effrazione e furto a Correzzana, nell’appartamento comunale di via Roma. L’alloggio, al momento della rapina, era adibito a ultima location dell’Escape Room inclusiva DNA Zero, iniziativa organizzata dalla cooperativa sociale arcorese “Lo Sciame Onlus”, in collaborazione con l’associazione “Live” di Lissone.

Scassinano casseforti e lucchetti, ma erano in un gioco: era a Correzzana dopo essere passata per Monza e Arcore

L’Inclusion Room si è vista, quindi, costretta a chiudere i battenti con una settimana di anticipo a causa dei danni subiti. DNA Zero si trovava infatti a Correzzana dal 19 novembre, nella sua terza e ultima location, dopo essere passata per Monza e Arcore, quando, nella notte tra venerdì 16 e sabato 17 dicembre, qualche malintenzionato ha decretato la sua fine.

Scassinano casseforti e lucchetti, ma erano in un gioco: i ladri se ne sono andati con un computer

Nell’appartamento c’era poco o nulla da rubare, essendo le stanze allestite per il gioco. Tuttavia, come prevede la natura di un’escape room, l’appartamento era pieno di casseforti e lucchetti che i malintenzionati si sono divertiti a scassinare a vuoto. Disturbati poi dai rumori dei vicini, svegliati dall’inconsueto fracasso notturno, i ladri hanno lasciato l’appartamento, portando con sé solamente un computer (neppure modernissimo) che serviva al gioco.

Scassinano casseforti e lucchetti, ma erano in un gioco: “C’è da chiedersi se abbiano risolto il mistero”

Come è stato commentato da alcuni membri dell’organizzazione “C’è da chiedersi se, avendo aperto tutte le casse forti, abbiano trovato la soluzione del gioco e in quanto tempo siano riusciti a risolvere il mistero”.

Scassinano casseforti e lucchetti, ma erano in un gioco: “Vogliamo concentrarci sulle cose positive dei tre mesi di vita dell’escape”

Ma nonostante l’ironia di tutto questo e l’incredulità riguardo all’accaduto, resta davvero l’amaro in bocca. Con irreparabili danni subiti, a carico delle associazioni organizzatrici, che hanno di gran lunga superato il valore della refurtiva, la bella iniziativa è stata condannata ad un’immeritata e prematura fine ingloriosa.

Non vogliamo tuttavia porre l’accento su questo fatto – ha dichiarato l’organizzazione – vogliamo invece concentrarci su quello che di positivo è accaduto nei tre mesi di vita dell’escape e ringraziare nuovamente chi ha permesso tutto questo”.

Scassinano casseforti e lucchetti, ma erano in un gioco: progetto selezionato da Fondazione della Comunità di Monza e Brianza

Il progetto era stato infatti selezionato dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza attraverso un bando sociale e realizzato in collaborazione con tante associazioni della provincia, dando la possibilità a ragazzi, come quelli Antonia Vita Carrobiolo o della falegnameria dello Sciame, di partecipare alla realizzazione e seguire percorsi di avvicinamento al lavoro. Non solo, anche le sue finalità avevano le migliori intenzioni, ossia porsi come strumento in grado di suscitare, soprattutto in un target di giovani, più interessati e coinvolti dalla metodologia di gioco, l’interesse al tema dell’inclusività. Ma nonostante le buone intenzioni del progetto e i suoi propositi, qualcuno ha deciso lo stesso di porvi fine.