Puntuale come la primavera, ecco partire con la fine del mese di aprile la “Sagra degli asparagi” che quest’anno terrà compagnia ai mezzaghesi dall’1 al 24 maggio. La sagra, ormai arrivata alla sua cinquantaseiesima edizione, come da sempre offre nella suggestiva cornice di “Palazzo Archinti” la valorizzazione di un’eccellenza del territorio comunale: ovvero sua maestà l’asparago rosa. Tre le novità più importanti di questa edizione, collocata temporalmente in un anno molto rilevante per la promozione della cultura gastronomica quale l’anno dell’Expo, la più grossa è senz’altro il progetto Pamm – Pink Asparagus Made in Mezzago. Questo ambizioso programma si propone, proprio nell’anno dell’esposizione universale, l’obiettivo della promozione di un prodotto locale, con un forte valore territoriale condiviso, quale l’asparago rosa, tramite convegni, workshop, mostre e laboratori durante il periodo della sagra, ma non solo perché il progetto Pamm esporterà la realtà dell’asparago rosa proprio in Expo grazie agli eventi di cascina Triulza, del supermercato del futuro di Lega Coop e di “Enjoy the table”.
La seconda grande novità di quest’anno è l’ampliamento dei giorni di apertura del ristorante che permetterà ai clienti di cenare, oltre che nei giorni di venerdì,sabato e domenica, anche nella serata di giovedì, ma solo su prenotazione. «I lavori di ristrutturazione di Palazzo Archinti non sono ancora terminati del tutto e per questo il ristorante subirà una riduzione dei posti a sedere» spiega Adriano Solcia, presidente della Pro Loco Mezzago che continua dicendo: «Questo inconveniente però verrà in parte superato tenendo aperto il ristorante una sera in più, lasciando quindi invariata la qualità offerta al pubblico».
La terza novità della sagra riguarda invece la giornata del 17 maggio. Rottamato nella scorsa edizione lo “Spaventamaggio”, momento centrale della sagra dove associazioni, artisti, produttori agricoli e gastronomici scendevano lungo le vie del paese per un momento di condivisione, gli organizzatori hanno voluto cambiare nome all’evento, mantenendo però inalterato lo spirito e la maggior parte delle iniziative che caratterizzavano la giornata. La Sagra degli asparagi però non è solo un momento di valorizzazione del prodotto, ma anche un’occasione di sensibilizzare i clienti alle giuste politiche di riciclo e gestione dei rifiuti e, proprio abbinando la buona tavola all’ecosostenibilità, che si trova la chiave del successo che accompagna la manifestazione da più di mezzo secolo.
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