Ruba iPhone 13 in palestra a Seregno, vittima un giussanese: rintracciato con le celle telefoniche

Un uomo di 48 anni è stato denunciato per il furto di un iPhone 13 ai danni di un giussanese avvenuto in una palestra di Seregno

È stato denunciato in stato di libertà il 48enne di Inverigo che ha sottratto un telefonino in palestra. I fatti risalgono a qualche settimana fa quando in una palestra di Seregno, un abbonato, un giussanese del 1996 si stava allenando e ha appoggiato il cellulare, un iPhone 13 ultimo modello, sulla panca. Giusto il tempo per il giussanese di concludere una serie di esercizi e il cellulare é scomparso. Dopo essersi rivolto alla reception, il giovane giussanese, ha sporto denuncia alla caserma dei carabinieri.

Ruba l’iPhone 13 in palestra, visionate le immagini delle telecamere

Immediate sono scattate le indagini degli uomini dell’Arma che hanno provveduto ad acquisire i filmati della palestra: si tratta di una struttura sportiva aperta 24 ore e per garantire la sicurezza soprattutto nelle ore notturne é dotata, nella sala attrezzi, un sofisticato sistema di telecamere. Una volta acquisite le immagini, visto che il furto è avvenuto in un momento di grande affluenza, le indagini dei carabinieri sono continuate e concentrati sugli abbonati della struttura seregnese.

Ruba l’iPhone 13 in palestra a Seregno, cellulare acceso, rintracciato il presunto ladro

Fortunatamente il cellulare non è mai stato spento e i carabinieri attraverso il traffico telefonico e soprattutto le celle hanno potuto individuare la zona di residenza dell’autore del furto. L’uomo è stato identificato e portato in caserma: il 48enne di Inverigo anche di fronte all’evidenza dei fatti ha più volte negato di aver commesso il fatto. A questo punto i carabinieri hanno provveduto ad una perquisizione domiciliare.

Il cellulare iPhone 13 rubato a Seregno recuperato durante una perquisizione

Nel corso dell’operazione il 48enne ha tenuto il cellulare in tasca e ha tentato di nascondere l’iPhone tra i documenti che gli uomini dell’Arma poco prima gli avevano consegnato con le autorizzazioni per effettuare la perquisizione. Una volta visto scoperto e soprattutto recuperato il telefonino per l’uomo è scattato il provvedimento in stato di libertà: una denuncia di furto che essendo risultato incensurato gli rovinerà la fedina penale.