Si tratta di uno dei nervi scoperti dell’urbanistica di Desio: quello scheletro di cemento armato alto novanta metri, abbandonato da 14 anni, rovina lo skyline di Desio fino a decine di chilometri di distanza. Attesi da mesi, i lavori di completamento dell’ex torre Ptb (Polo tecnologico della Brianza) stanno ormai per partire.
Pochi giorni fa, le ruspe sono entrate in azione. Sul vasto piazzale che si estende sotto l’enorme monolite incompiuto, è iniziata la messa in sicurezza e la pulizia dell’area. Prima sono state montate delle transenne di legno. E ora, alcune ruspe hanno iniziato a dissodare il terreno, rimuovendo rovi e sterpaglie. Poi, inizieranno finalmente i lavori di completamento del grattacielo.
Desio, torre da completare: cantieri dall’autunno
La partenza a pieno ritmo del cantiere – secondo alcune indiscrezioni – è attesa per i primi giorni dell’autunno. Un segnale incoraggiante. Dopo anni di immobilismo, l’edificio che era stato ribattezzato con il poco gradito soprannome di “ecomostro”, avrà un futuro.
Fa sul serio il Gruppo Colombo di Monza, l’impresa di costruttori che nel luglio 2022 si era aggiudicato l’immobile all’asta dopo un iter lungo e tormentato e che nell’aprile 2023 ha perfezionato l’acquisto. La torre sarà abbassata di 20 metri, passando da 90 a 70 metri, con la demolizione di sei piani. Tramontata l’avveniristica idea di costruire un “cervello” per il polo di cento aziende nato sulle ceneri dell’Autobianchi, quel che rimarrà dell’ex grattacielo avrà nuove destinazioni e funzioni, che dovrebbero renderla più appetibile.
Desio, all’ultimo piano della torre un ristorante con terrazza panoramica
All’ultimo piano ci sarà un ristorante con terrazza panoramica e un giardino pensile. Al pianterreno invece ci sarà un’area e una pista ciclabile. Ci sarà anche la possibilità di realizzare attività commerciali fino ad un massimo di 2.200 metri quadrati.
Un’attesa durata 13 anni, nel corso della quale la Torre è stata una sorta di “convitato di pietra” con cui Desio ha convissuto non senza grandi difficoltà e problemi di ordine pubblico. L’acquisto è arrivato solo dopo sei bandi di asta deserti. Sei tentativi di vendita – dal 2017 al 2022- nel corso dei quali il valore dell’immobile si è ridotto da 9.4 ad appena 3,1 milioni di euro.
Progettata nel 2007, i lavori iniziarono nel 2008 ma nell’estate 2009 il cantiere si fermò.
Ora, potrebbe realizzarsi l’ambizioso progetto di Giosué, Rosario e Matteo Addamiano. Un grattacielo capace di evocare il fascino delle Torri Bianche di Vimercate o dei grattacieli milanesi di Citylife di Daniel Libeskind. Sarà restaurata anche la storica villa Cremonini, gioiello liberty