Renate: il medico di base rimasto da solo in servizio chiede aiuto al collega in pensione

Un medico, 4mila pazienti. Succede a Renate, dove il dottor Gherardo Strada è oggi l’unico medico di base in servizio. Allora ha chiesto aiuto al collega Pietro Baron, chirurgo all’ospedale di Carate Brianza in pensione, che si è reso disponibile. «Ma si tratta di una soluzione provvisoria», racconta.
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renate – gherardo strada medico di base Eleonora Cesana

Un medico, 4mila pazienti. Succede a Renate, provincia di Monza e Brianza, dove il dottor Gherardo Strada è oggi l’unico medico di base in servizio. Fino a tre anni fa erano cinque i medici di base attivi sul territorio poi nel 2019 è andato in pensione il dottor Giuseppe Palombi e, pochi mesi più tardi, è toccato ai colleghi Alberto Bozzani e Giuseppe Usuelli. Ai pensionamenti non sono corrisposti nuovi arrivi e a Renate sono rimasti Strada e il collega Renato Calderini e da quando quest’ultimo è assente, per seri motivi di salute, la situazione è diventata di difficile gestione.

«I giovani medici sempre più scelgono la carriere ospedaliera – ha sottolineato il dottor Strada – A parità di guadagni si hanno orari certi. Il medico di base ha tutti gli svantaggi di un lavoratore autonomo pur avendo un unico datore di lavoro. Non ci sono ferie, malattia, infortunio, tredicesima…».

In assenza di giovani per avere un supporto in queste settimane di emergenza Strada si è rivolto al collega Pietro Baron, chirurgo all’ospedale di Carate Brianza oggi in pensione.

«L’aiuto di Baron è preziosissimo – ha spiegato il medico renatese – Quando lo abbiamo chiamato perché stavamo annegando ci ha lanciato un salvagente ma si tratta di una soluzione provvisoria».
E alla fine dell’anno la situazione si farà ancora più critica dal momento che i medici non potranno più inviare via mail le ricette ai propri pazienti.

«L’invio tramite mail delle ricette, con alcune eccezioni, è stato introdotto con la pandemia e aiuta ad evitare gli affollamenti negli studi medici – ha aggiunto Strada – È una pratica che dovrebbe esser mantenuta perché non esiste solo il Covid. In periodo di influenza quanti si ammalano venendo in studio per prendere una ricetta?».