Renate, don Borghi stronca il ponte sullo Stretto: il leghista Corbetta va all’attacco

Il sacerdote ha bocciato sull'informatore parrocchiale il previsto intervento, ricevendo in risposta l'invito a candidarsi alle elezioni, se vuole fare politica
Renate polemica sul ponte sullo stretto di Messina
Don Claudio Borghi all’incontro di presentazione della comunità pastorale di Renate e Veduggio nel 2022

Un ponte che… divide. Nel bollettino settimanale “In Cammino!” della comunità pastorale Beato Don Mario Ciceri di Renate e Veduggio con Colzano, il parroco don Claudio Borghi ha invitato i fedeli a una riflessione sul significato di “stretto necessario”. «Posso immaginare senza troppo sbagliare, che parlare di “stretto necessario” ad un ragazzo che di professione fa lo studente, intenda tale affermazione come l’invito a “fare il minimo necessario”, cioè quanto basta per cavarsela e arrivare così a fine anno scolastico senza rischi di bocciatura o di debiti da recuperare -ha scritto il sacerdote-. Altresì, immagino che la stessa dizione qualora fosse detta da una delle guide alpine del Cai locale, venga intesa come l’invito a “portare l’essenziale” per evitare di appesantire inutilmente lo zaino durante un’escursione in montagna. Se poi protagonista di quell’espressione fosse un ministro a caso della Repubblica italiana, immagino che lo “Stretto necessario” venga ahimè da lui inteso come l’assoluta necessità di costruire il famoso, costoso e ormai inutile ponte per collegare le due sponde della Calabria e della Sicilia».

Polemica: la replica pepata del consigliere regionale Corbetta

L’ultimo passaggio ha forse fatto fare un balzo sulla sedia a quei parrocchiani di Renate e Veduggio, entrambe amministrate dal centrodestra, sostenitori di Matteo Salvini, che hanno girato la comunicazione al besanese Alessandro Corbetta, capogruppo Lega-Lega Lombarda Salvini in Consiglio regionale. «Alcuni cittadini mi hanno girato il volantino pasquale di don Claudio Borghi, il parroco di Renate e Veduggio, che critica il ponte sullo Stretto di Messina voluto dal ministro Salvini -ha scritto sui social Corbetta-. Il ponte è un’opera ingegneristica e avveniristica che collegherà la Sicilia con la Calabria e che porterà benefici in termini di lavoro, turismo, prestigio internazionale e anche un indotto economico importante per le stesse imprese lombarde del settore. Ma al di là delle considerazioni specifiche sull’opera, sullo scritto di don Claudio sorgono spontanee alcune domande. Cosa spinge un prete a fare bassa politica su un volantino che dovrebbe invece preparare i fedeli a contemplare il messaggio profondo della Pasqua e della Risurrezione? Ma non sono proprio il Pontefice e la Chiesa a insegnare l’importanza di saper costruire ponti? La Chiesa ambrosiana condivide quanto riportato rispetto alla critica politica in un bollettino parrocchiale? Io stimo e sono legato ai parroci di paese che lavorano per unire e guidare la comunità, non per dividerla… A quelli che preferiscono fare politica ricordo che ci si può sempre candidare alle elezioni».