Qualità della vita, Monza e Brianza da podio: terza in Italia dopo Milano e Bolzano

Classifica nazionale della Qualità della vita 2024 di ItaliaOggi e Ital Communications: ottimo piazzamento per Monza e la Brianza
Panorama del Parco di Monza nei pressi della Reggia scattata con drone da Federico Barbieri, neo laureato in architettura con passione per la fotografia soprattutto aerea. Pubblica le sue foto sulla pagina facebook Drone Hunter.
Panorama del Parco di Monza nei pressi della Reggia scattata con drone da Federico Barbieri, neo laureato in architettura con passione per la fotografia soprattutto aerea. Pubblica le sue foto sulla pagina facebook Drone Hunter.

Milano in testa ma Monza e Brianza è da podio, terza, alle spalle di Bolzano. Qualità della vita top in Italia, il Nord fa man bassa secondo la classifica 2024 (ventiseiesima edizione) di ItaliaOggi e Ital Communications in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. Una classifica che ha messo in relazione e analizzato nove aspetti che determinano una ideale condizione di benessere come salute, lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, turismo, reddito e ricchezza.

Qualità della vita, la classifica 2024 di ItaliaOggi: Monza e Brianza prima per l’Ambiente e seconda nell’indicatore “Popolazione”

Se città e aree metropolitane del Centro-Nord crescono, aumenta il divario con il resto dell’Italia. Gli ultimi posti della classifica vanno a Caltanissetta (posizione 107) ma tra le prime per il “Sistema Salute” e a metà classifica per “Reati e sicurezza”, Reggio Calabria (106) e Agrigento (105).

Riguardo alle classifiche relative ai singoli indicatori sono diverse le città lombarde ai primi posti. Cremona ad esempio è al secondo posto nell’indicatore di “sicurezza sociale”, Mantova è al terzo per qualità ambientale e Pavia al quarto per la sanità. Monza e Brianza si distingue invece nell’ambito dell'”Ambiente” – “che comprende indicatori di impatto ambientale; la seconda positiva, in cui figurano anche variabili il cui andamento può essere messo in relazione con le azioni degli amministratori locali” – prima assoluta davanti a Padova e Reggio Emilia e per l’indicatore “Popolazione” (numero medio di figli per donna, l’indice di dipendenza degli anziani, la speranza di vita alla nascita e la speranza di vita a 65 anni) seconda dopo Bolzano e davanti a Milano e Brescia.

Non è invece ai primi posti, come ci si potrebbe aspettare, alla voce “Affari e lavoro” che riportano informazioni sul mercato del lavoro (tasso di occupazione e disoccupazione distinti per sesso), sulla nati-mortalità aziendale, sull’importo dei protesti per abitante e sulla incidenza di startup e Pmi innovative, classifica che vede Bolzano e Bologna al primo e al secondo posto, seguite da Verona, Trieste e Padova. A chiudere la classifica Napoli. E neppure per “Reddito e ricchezza”, con Milano che conferma il primo posto già ottenuto nelle ultime quattro edizioni. A seguire Bologna, Modena, Biella e Parma. Chiude la classifica, come nelle cinque passate edizioni, la provincia di Crotone. 

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