Prostituzione e spaccio:via Stradella ha paura

Prostituzione e spaccio:via Stradella ha paura

Monza – Chiedono più luce, sicurezza, marciapiedi e piste ciclabili gli abitanti di via Stradella,tra Viale Lombardia e il nuovo centro commerciale del Rondò dei Pini. Era poco più di una strada tra i campi con piccole villette, orti e campi. Da trent’anni invece si trova a ridosso di viale Lombardia, scorciatoia per chi vuole tagliare la coda. Una strada pericolosa per ciclisti e pedoni, con le auto che sfrecciano a grande velocità di giorno. Di sera va ancora peggio perché gli abitanti convivono da anni con episodi di spaccio e prostituzione.

«Viviamo in un luogo pericoloso – segnalano dalla via – perché manca un pezzo di pista ciclabile e 200 metri di marciapiede lungo viale Lombardia per consentire a pedoni e ciclisti di arrivare lungo il canale Villoresi e congiungersi alla pista ciclabile fino al Rondò dei Pini. E poi ci sentiamo abbandonati: nemmeno il camion della pulizia delle strada passa qui da noi e per terra restano siringhe e preservativi». La sera la strada diventa a luci rosse: un continuo via vai di prostitute che si mettono sull’angolo di viale Lombardia e poi vengono sotto le finestre delle abitazioni con i clienti. Il cantiere di viale Lombardia ha, di fatto, congestionato il traffico nelle ore di punta al mattino e la sera. Dopo le 20 via Stradella offe riparo a lucciole e agli spacciatori che approfittano della scarsa illuminazione per distribuire droghe.