Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza hanno individuato e sequestrato oltre 3.800.000 prodotti privi della certificazione “CE” in quanto con falsa apposizione, quindi non conformi al Codice del Consumo. L’operazione è stata sviluppata dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza durante controlli presso operatori commerciali di Albiate, Carate Brianza, Carnate e Muggiò. Rinvenuti, stoccati nei magazzini, “centinaia di migliaia di articoli elettrici, fascette di cablaggio e supporti per installazioni di cavi elettrici, guanti infortunistici, utensili tagliacavi, risultati, anche dopo un’analisi documentale effettuata sul posto, privi della marchiatura “CE”, senza i relativi fascicoli tecnici e i requisiti previsti dalla normativa di sicurezza in materia” dicono le Fiamme gialle monzesi guidate dal colonnello Maurizio Querqui.
Prodotti individuati a Albiate, Carate, Carnate e Muggiò e in depositi di Monza e Concorezzo
Successive investigazioni, con riscontri amministrativi e contabili e sopralluoghi, hanno consentito ai finanzieri di arrivare a due importatori con depositi in Monza e Concorezzo, dove sono stati rinvenuti e sequestrati: “altre centinaia di migliaia di articoli elettrici illecitamente posti in commercio, risultati, a seguito di accertamenti peritali, contrassegnati da false certificazioni “CE”“. Accertato che la merce sarebbe potuta finire sul mercato, anche attraverso la Grande Distribuzione Organizzata, l’intero stock di materiale elettrico, “prodotto nella Repubblica Popolare Cinese e fraudolentemente commercializzato” è stato immediatamente sottoposto a sequestro.
Denunciati i sei amministratori delle società coinvolte
Gli amministratori delle sei società coinvolte sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Monza per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e le due imprese di importazione a loro volta segnalate alla Autorità giudiziaria per eventuali profili di responsabilità para-penale visto il possibile: “interesse e vantaggio tratto dalle stesse dalla commissione degli illeciti penalmente rilevanti commessi dai presunti autori dei reati ascritti“.
Altri sequestri in un negozio di Desio, tutta la merce se venduta avrebbe fruttato 1,7 milioni
Nei medesimi depositi, magazzini e in un negozio di Desio, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto ulteriori centinaia di migliaia di prodotti di cancelleria, per la casa (filtri idraulici, cannucce di cartone) e l’igiene e cura della persona (bigiotteria, adesivi e decalcomanie per le unghie, pietre decorative, mascherine, cosmetici) non conformi al Codice del Consumo e sottoposti a sequestro in via amministrativa con segnalazione dei legali rappresentanti di cinque imprese alla Camera di Commercio di Milano-Monza-Lodi “per l’applicazione di sanzioni amministrative di cospicua entità“. L’imponente stock di merce sottoposta a sequestro, se immessa sul mercato del consumo, “avrebbe potuto fruttare oltre 1, 7 milioni di euro e costituire un concreto pericolo per la salute e l’incolumità del consumatore finale, anche in considerazione della loro natura e per l’utilizzo per fini di sicurezza sul lavoro ovvero a stretto contatto con la persona” dicono le Fiamme gialle monzesi.