“Non siamo sicuri se questo sia un miracolo, scienza o cosa. Tutti i tredici “cinghiali” sono ora fuori dalla grotta (We are not sure if this is a miracle, a science, or what. All the thirteen Wild Boars are now out of the cave)”. Lo scrive l’account facebook dei Thai Navy Seals che nel primo pomeriggio italiano hanno portato a termine il salvataggio di dodici ragazzi e del loro allenatore rimasti intrappolati in una grotta in Thailandia per 17 giorni. Sono stati portati tutti in salvo per un epilogo felice di una vicenda per lunghi tratti drammatica: componenti della squadra di calcio dei Wild Boars (i Cinghiali, appunto), il 23 giugno si erano avventurati nella grotta di Tham Luang ed erano rimasti bloccati per l’improvviso innalzamento dell’acqua a causa delle piogge. Ufficialmente dispersi per una decina di giorni, erano stati individuati tutti vivi il 2 luglio.
IL VIDEO DEL RITROVAMENTO
Il gruppo era stato raggiunto dai sub della Marina militare in un punto asciutto della grotta a oltre tre chilometri dall’entrata. Non si erano mai mossi dal giorno della scomparsa. Da quel momento è stata una corsa contro il tempo per riuscire a riportarli alla luce: inizialmente erano stati ipotizzati tempi lunghissimi, addirittura a ottobre. Alla fine della stagione delle piogge. Poi è stato messo a punto un piano che ha previsto il salvataggio di quattro ragazzi al giorno assistiti da sommozzatori attraverso un percorso nella grotta segnalato da una corda e da punti luminosi. Una accelerata necessaria per la previsione di peggioramento delle condizioni meteo.
Una novantina i soccorritori coinvolti nelle operazioni, molti stranieri. Tra loro c’era stata anche una vittima: Saman Gunan, sommozzatore thailandese di 38 anni che stava partecipando come volontario ed era morto durante il trasporto delle bombole d’aria.
I ragazzi e l’allenatore sono stati trasportati in ospedale dove resteranno una settimana: le condizioni, data la situazione che hanno vissuto, sono state giudicate buone (un paio dovrebbero avere una infezione polmonare più seria). La storia ha avuto una grande rilevanza su tutti i media internazionali: in Italia ha ricordato per certi versi la vicenda di Vermicino e della morte di Alfredino Rampi, caduto in pozzo artesiano. Era il 1981.