Pilotto, un anno di giunta a Monza: “Sulla raccolta rifiuti potremmo cambiare orari”

Intervista al sindaco in carica da un anno: "Sulla M5 facciamo tre incontri a settimana e non abbiamo mai rallentato il percorso"
Monza Paolo Pilotto
Monza Paolo Pilotto Fabrizio Radaelli

È passato un anno da quando, il 26 giugno 2022, si è tenuto il primo turno delle elezioni amministrative di Monza e due settimane dopo Paolo Pilotto è stato eletto sindaco al termine di una campagna in cui ha promesso che avrebbe impresso alla città un cambio di ritmo e in cui ha sconfitto l’uscente Dario Allevi, che pure era in vantaggio di sette punti percentuali prima del ballottaggio.

Sindaco, a Monza in questo primo anno il passo è davvero mutato?
«Da quando sono stato eletto trascorro molto tempo ad ascoltare la città: i singoli, i gruppi organizzati e le associazioni di categoria in una continua verifica della bontà delle idee presentate l’anno scorso. Ho rinforzato la struttura del Comune perché sono convinto che la valorizzazione del personale sia fondamentale per dare un ritmo alle cose: ci sono questioni che abbiamo potuto risolvere subito, come l’aumento di 40 posti nei nidi pubblici, e altre come il prolungamento della metropolitana che richiedono tempo. Non siamo, però, fermi: sulla M5 facciamo tre incontri a settimana e non abbiamo mai rallentato il percorso. La Regione sta analizzando tutte le osservazioni presentate e nelle prossime settimane dovrebbe essere mostrato il progetto esecutivo: il ministero dell’Economia è consapevole che, a causa dei rincari, serviranno altri 250-300 milioni di euro e confidiamo nel suo intervento».

Monza, il sindaco: “In centinaia con pagano la Tari e non ritirano il sacco rosso”

La raccolta dei rifiuti continua a essere uno dei temi caldi: cosa risponde a chi l’accusa di non essere intervenuto?
«L’abbandono dei rifiuti è aumentato non solo perché c’è chi teme gli effetti dell’introduzione della tariffa puntuale: è cresciuto perché ci siamo accorti che ci sono centinaia di residenti che non hanno mai pagato la Tari e, di conseguenza, non ritirano il sacco rosso. Per questo motivo si vedono tanti sacchetti non regolamentari: a settembre partiranno le lettere in cui inviteremo le persone a sistemare la loro posizione e a pagare gli arretrati. Stiamo, intanto, valutando una modifica dei turni dei dipendenti della Sangalli e degli orari di esposizione dei sacchi in modo da ridurre il tempo in cui restano sulle strade».

Sull’area ex Macello si muove qualcosa, c’è qualche novità sulla costruzione delle scuole Citterio e Bellani?
«Sull’area dell’ex Macello, oltre a un ricorso in Cassazione, pesano i vincoli idrogeologici e difficilmente potrebbero incastrarsi due plessi: anche per questo siamo orientati a mantenere la Bellani nella sede attuale che intendiamo smontare e rimontare a blocchi. Ne abbiamo già parlato con la dirigenza: potremmo pubblicare la gara per i lavori e partire con la prima fase nel 2024. Per quella data dovremo individuare le strutture in cui ospitare gli alunni: ci rivolgeremo anche agli oratori».

Monza, Pilotto sui fuochi: “Ci sono soluzioni tecnologiche ma per ora costano troppo”

Che programmi avete sull’area dismessa della ex Fossati e Lamperti?
«Abbiamo incontrato i responsabili di Monza e di Milano della Guardia di Finanza per capire se sono interessati a realizzare lì la caserma mentre con l’Università Bicocca e con altri atenei stiamo ragionando sulla possibilità di costruire uno studentato. Stiamo lavorando anche al varo di un istituto tecnico superiore e abbiamo avviato l’iter per le caratterizzazioni in modo da capire quanto dovrà spendere per le bonifiche chi proporrà progetti di riqualificazione. Il recupero delle aree pubbliche rimane tra le nostre priorità in quanto siamo convinti che possa stimolare lo sviluppo della città».

La cancellazione dei fuochi per la patronale di San Giovanni è definitiva?
«Quest’anno non ci saranno sia per motivi economici che ambientali: so bene che esistono spettacoli pirotecnici costruiti con i droni, ma costano oltre 200.000 euro. Se in futuro le risposte tecnologiche miglioreranno, ne riparleremo in maniera non ideologica: noi come amministrazione abbiamo preferito non aumentare gran parte delle tariffe in quanto ci sono tante famiglie che faticano a causa del raddoppio della rata del mutuo»