Piazza Cambiaghi a Monza: viaggio nel degrado dell’area del mercato

LE FOTO Ogni giovedì accoglie centinaia di persone e per salvare i clienti dalle buche, gli ambulanti piazzano le cassette della frutta. Ma “nuda” dalle bancarelle dimostra ancora di più il suo degrado: ecco piazza Cambiaghi a Monza.
Degrado in piazza Cambiaghi
Degrado in piazza Cambiaghi Fabrizio Radaelli

Shopping tra bancarelle e cassette di legno capovolte per salvaguardare la salute (e il portafoglio) dei clienti. Vista la situazione disastrosa di piazza Cambiaghi alcuni operatori del mercato del giovedì e del sabato hanno deciso di tenersi stretti gli affezionati coprendo le buche con le cassette di legno della frutta e della verdura. Infatti se il cliente cade e si rompe la gamba per un bel po’ starà lontano da piazza Cambiaghi. Con ripercussioni anche sulle casse (questa volta non quelle di legno) dei mercatali.

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Una situazione che ormai prosegue da tempo: la piazza trasformata in groviera con buche, alcune rattoppate alla bene meglio altre ancora aperte, ciottolato traballante e da anni si rincorrono segnalazioni di stato di degrado con raccolta di firme, continue lamentele degli acquirenti del mercato e interpellanze portate in consiglio comunale da “Forza Italia” e da “Una Monza per tutti”. Ma nell’attesa che dalle parole si passi ai fatti gli operatori del mercato si sono affidati al classico e più immediato fai da te. Così che la passeggiata tra le bancarelle si trasforma sempre più spesso anche in uno slalom tra le cassette di legno capovolte che ormai i clienti hanno imparato a riconoscere come pericoli da evitare. «Non è la prima volta che cado in piazza Cambiaghi a causa di una buca – spiega un’affezionata del mercato del sabato che ci ha segnalato la trovata degli ambulanti – Infatti a causa della confusione o perché distratta dalle bancarelle mi sono slogata la caviglia. Peggio ancora quando sono caduta con i pacchetti della spesa». Una situazione diffusa e alla fine gli ambulanti si sono ingegnati. «È una bella trovata – aggiunge – All’inizio mi domandavo il perché lasciare una cassetta di legno in mezzo al passaggio, poi compreso il motivo ringrazio l’ambulante che ha escogitato questo sistema di segnalazione buche».

Ma questo non è l’unico problema. Ci sono ancora le colonnine dell’elettricità scoperte, con il cursore in bella vista e il rischio che qualche bambino avvicinandosi possa farsi male. Colonnine a cielo aperto che risultano comode per gli operatori durante il giorno di mercato, ma che poi rimangono scoperte.

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Infine resta l’annoso problema della presenza nel grande parcheggio di volti poco raccomandabili. Gruppi di giovani, alcuni senza fissa dimora, che già alle cinque del pomeriggio bivaccano con bottiglie di vino e di birra. E il ritorno al parcheggio a prendere l’automobile diventa una corsa con il cuore in gola cercando anche di sviare le buche. Perché le cassette di legno, una volta terminato il mercato, vengono buttate. In ogni caso l’area ha un passato glorioso. Per chi non lo ricordasse, è questo: