Ondate di calore: la task force dell’Ats Brianza per difendere le persone a rischio

Ats Brianza affronta i rischi delle ondate di calore e propone a Comuni, medici e pediatri gli elenchi dei più fragili da difendere.
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Si alzano le temperature anche a Monza e Brianza Fabrizio Radaelli

Una task force per prevenire gli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione, in particolar modo di quella più fragile. Ats Brianza fa rete con gli attori del territorio con l’obiettivo di attuare interventi finalizzati a proteggere dal gran caldo le persone più sensibili: anziani (soprattutto se affetti da particolari patologie), malati cronici, pazienti con patologie respiratorie, persone che vivono da sole o in condizioni abitative inadeguate.

Ondate di calore: i numeri del rischio di Ats Brianza

L’azienda di tutela della salute della Brianza, oltre ad aver pubblicato il decalogo “Caldo, istruzioni per l’uso”, ha condiviso i dati in suo possesso. “La nostra analisi -spiega Antonio Colajanni, direttore socio sanitario-evidenzia che nel nostro territorio i cittadini a rischio sono più di 337.000. Oltre 240.000 risiedono nella provincia di Monza Brianza, circa 97.000 nel lecchese”. Un’occhiata ai singoli numeri rivela che a Monza sono quasi 49.000 i cittadini a rischio, 1.218 dei quali stimati ad alto rischio.

Nel distretto di Vimercate sono quasi 50.000 (1.198 ad alto rischio). In quello di Seregno 46.045 (1.013 a rischiare maggiormente). A Carate e dintorni quasi 43.000 (925 ad alto rischio). Nel distretto di Desio 52.455 (1135 a correre più rischi).

Ondate di calore: gli elenchi di Ats a medici e pediatri

Per individuare questa frangia di popolazione, Ats Brianza ha preso in considerazione alcuni parametri. “Tra questi-spiega  Luca Cavalieri d’Oro, responsabile U.O. Epidemiologia- vi sono caratteristiche personali come età oltre i 75 anni, isolamento, dipendenze, condizioni di salute, aspetti ambientali e socio economici. Per favorire l’identificazione dei soggetti potenzialmente a rischio più elevato Ats trasmetterà gli elenchi nominativi ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, alle Asst e ai comuni che ne faranno richiesta”.

“Inoltre- precisa Roberto Rossi, responsabile dell’U.O. Analisi della domanda- abbiamo inviato il Piano di emergenza a Prefetture, Asst, Croce Rossa e Croce Bianca, Comuni, Csv oltre ad erogatori di servizi quali centri diurni disabili, centri socio educativi, residenze sanitarie assistenziali, aziende ed altri soggetti per potere interagire e mettere in atto interventi immediati e concreti”.

Ondate di calore, l’Ats: “Non sottovalutate i sintomi”

L’augurio del direttore generale Ats Brianza Carmelo Scarcella è che si crei una vera e propria banca dati “che può tornare utile anche in altre situazioni emergenziali come ci ha già insegnato il Covid”. Ma al di là di nomi e numeri, Scarcella fa appello al senso civico di ciascun cittadino. “Se avete familiari potenzialmente fragili non sottovalutate alcun sintomo. E se conoscete anziani che vivono da soli, andate a trovarli. Accertatevi delle loro condizioni. Anche l’aspetto psicologico è molto importante”.