Nozze Aeb-A2a, attesa a Seregno per le decisioni che prenderà il Consiglio di Stato

C’è attesa per le decisioni in merito all’operazione di integrazione societaria tra Aeb ed A2A della sezione quinta del Consiglio di Stato di Roma, che giovedì si è riunita per esaminare la richiesta presentata dal Comune di Seregno, da Aeb e da A2A di una sospensiva delle sentenze pronunciate dal Tar della Regione Lombardia il 15 febbraio.
La sede di Aeb
La sede di Aeb

Quale futuro per l’operazione di integrazione societaria tra Aeb ed A2A? Una prima risposta a questa domanda la fornirà, probabilmente nel breve, la quinta sezione del Consiglio di Stato di Roma, che giovedì 18 marzo si è riunita per la trattazione camerale delle richieste di sospensiva delle sentenze pronunciate dal Tar della Regione Lombardia il 15 febbraio, avanzate dal Comune di Seregno e dalle stesse aziende. Come è noto, il tribunale amministrativo regionale ha annullato la delibera con cui, il 20 aprile dello scorso anno, il consiglio comunale di Seregno aveva dato mandato al sindaco Alberto Rossi di votare favorevolmente all’integrazione nell’assemblea dei soci di Aeb, in accoglimento dei ricorsi di Tiziano Mariani, capogruppo consiliare di Noi per Seregno, che aveva lamentato l’insufficienza della documentazione fornitagli per esercitare il suo incarico nell’assise, e di alcune società, che invece avevano considerato illegittima la scelta del socio, senza una preventiva gara pubblica.

L’operazione è diventata effettiva nel novembre del 2020, dopo che il Consiglio di Stato aveva rimosso le sospensive concesse dal Tar, e le sentenze di quest’ultimo in febbraio non hanno per ora modificato il quadro. Il sindaco Alberto Rossi, in consiglio comunale, ha spiegato che «il Tar ha annullato la delibera, non gli atti conseguenti», tanto che il 5 marzo, ne “L’Auditorium” di Seregno, è stato illustrato il piano industriale quinquennale di Aeb nella sua nuova versione. Mariani si è invece rivolto al Tar, per domandare l’ottemperanza delle sue decisioni, ottenendo per questo la fissazione di un’udienza per il 28 aprile. Il capogruppo di Noi per Seregno aveva inoltre sollecitato una ricalendarizzazione della convocazione di fronte al Consiglio di Stato, non essendo stati a suo giudizio rispettati i termini temporali di legge tra il deposito dei ricorsi e la data dell’esame in aula.

«L’udienza si è però svolta regolarmente – ha commentato ancora il sindaco Rossi -, senza rinvii». Ora la curiosità è tutta per conoscere cosa stabilirà in questa fase Palazzo Spada, in attesa della successiva udienza di merito, in cui le sentenze del Tar potranno essere definitivamente confermate o riformate.