Sono 1.420 le firme raccolte, e protocollate questa settimana contro gli aumenti del servizio mensa di Nova Milanese. Un aumento che ha colto di sorpresa le famiglie di bambini e ragazzi che frequentano le scuole novesi, dall’infanzia alla secondaria di primo grado.
Nova Milanese: 1.420 no dalle famiglie all’aumento della mensa scolastica, aumenti dal prossimo anno
I ritocchi all’insù entreranno in vigore con il prossimo anno scolastico e, prima di allora, le famiglie vorrebbero un confronto.
«Capiamo benissimo che i costi sono aumentati – ha sottolineato Alessia Maggi che si è fatta portavoce delle istanze di tante famiglie – l’incremento sulle fasce di reddito più alto è davvero importante: quasi 1,80 euro al giorno. Considerato il momento critico che si sta attraversando è un ulteriore colpo per l’economia familiare».
E ha precisato: «Non è una questione politica, ma di attenzione alle famiglie: 1420 firme non sono poche rappresentano la richiesta di almeno un migliaio di famiglie».
Nova Milanese: 1.420 no dalle famiglie all’aumento della mensa scolastica, le domande
Una domanda viene sollevata da più parti: se il bando per l’assegnazione della nuova gestione è in programma a luglio, non si poteva aspettare prima l’esito della gara d’appalto?
«Le tariffe, come ho già ribadito – ha spiegato il sindaco Fabrizio Pagani – erano ferme del 2014, l’incremento è una conseguenza dell’aumento della materia prima e di tutti i servizi ad esso connesso. Abbiamo già fatto una gara d’appalto in cui avevamo posto come costo del pasto, a base d’asta, a 5 euro, è andata deserta. Questo per far capire che non è una questione di volontà. La nuova gara d’appalto prevede un costo del pasto a 5,80 come base d’asta. Vedremo l’esito, dopo di che faremo le nostre valutazioni».
Nova Milanese: 1.420 no dalle famiglie all’aumento della mensa scolastica, la reazione
Molte famiglie avevano preso in considerazione l’idea di non iscrivere i figli al servizio mensa. «Alla fine li abbiamo iscritti – ha spiegato Anna (nome di fantasia) mamma di due bambini che frequentano la primaria “Rodari” di via Venezia – perché non abbiamo alternativa, anche se quando sarà possibile, verranno a mangiare a casa, se tutto aumenta, dobbiamo cercare un modo per far tornare i conti nell’economia familiare». E ha proseguito con due richieste: «Chiediamo che, magari, possa essere concesso qualche volta ai bambini di portarsi il pasto da casa, e non solo: non è prevista alcuna riduzione per il secondo e terzo figlio. Capite che per una famiglia con due figli che frequentano le scuole novesi, pagare quasi quattordici euro al giorno per il pasto non è poco?».