Non arriva il via libera per le visite in rsa: Orsan prepara la protesta (e le denunce) per domenica 9 maggio

Il comitato Orsan non è disposto ad accettare il mancato permesso per tornare a visitare i parenti in rsa: per questo ha deciso di organizzare una protesta davanti alle residenze e minaccia denunce.
Attività fisioterapiche per anziani
Attività fisioterapiche per anziani

Sono arrabbiati e delusi i famigliari degli anziani ospiti delle rsa di tutto il Paese. Entro il 5 maggio aspettavano la conferma ufficiale per la riapertura in sicurezza delle visite in presenza per i parenti. Una riapertura che avevano ipotizzato potesse essere il 9 maggio, scelta come data simbolica perché è il giorno della Festa della mamma. E invece nulla. Nessuna conferma ufficiale è ancora arrivata da Roma, nonostante le tante rassicurazioni ricevute da Luigi Icardi, coordinatore nazionale della commissione Salute.

«A questo punto non intendiamo aspettare più – ha commentato il presidente del comitato Open rsa now, Dario Francolino -. Con o senza l’emanazione di un’ordinanza nazionale per la riapertura delle visite come famigliari, parenti, amici e caregiver ci presenteremo tutti domenica 9 maggio, alle 9, davanti ai cancelli delle rsa e rsd italiane con nove rose rosse e l’esito di un tampone antigenico negativo. E se non ci faranno entrare andremo direttamente a fare denuncia per sequestro di persona presso le forze dell’ordine. La nostra sarà una manifestazione silenziosa, pacifica e dolorosa. Un unico grande gesto d’amore e di protesta contro questa inaccettabile e barbara inciviltà».

Una reazione decisa, quella del comitato Orsan e del presidente Francolino, che da giorni attende che venga finalmente pubblicata e firmata l’ordinanza dal ministro Roberto Speranza. «Quanto tempo ci vuole per scrivere un’ordinanza in cui deve comparire una sola norma: in rsa e rsd si può entrare da subito con l’esito negativo di un tampone o facendolo direttamente in struttura. Ci appelliamo direttamente al ministro perché promulghi il testo entro oggi. Sulla questione delle riaperture delle strutture è il caos, ogni Regione fa da sé, ogni struttura fa da sé. E intanto gli ospiti muoiono in solitudine e senza il conforto dei religiosi». L’appello del comitato Orsan è rivolto anche al presidente della Cei e a tutte le congregazioni religiose.

Sarah Valtolina

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.