Motociclista morì in un frontale, automobilista assolto: “Evento imprevedibile”

È finito con l'assoluzione il processo all'automobilista coinvolto nell'incidente mortale del febbraio 2022 a Brugherio.
Veduta area del tribunale di Monza
Veduta area del tribunale di Monza

Era deceduto, mentre tornava a casa in sella alla sua Honda, dopo una giornata di lavoro nel suo
negozio di parrucchiere a Milano, in un terribile scontro frontale con una Range Rover Evoque. Per
quello schianto, avvenuto l’8 ottobre 2022, in cui era rimasto ucciso il parrucchiere di Cernusco sul
Naviglio Simone Vulcano
, 43 anni, si è concluso il processo al suo investitore con una assoluzione.

Motociclista morì in un frontale, automobilista assolto: era successo nel 2022 all’incrocio tra viale Lombardia e San Maurizio al Lambro

Nei giorni scorsi, infatti, la giudice Giulia Nahmias di Monza ha prosciolto l’imputato, M.F., 37
anni brugherese, in quando lo scontro sarebbe stato un “evento imprevedibile e l’automobilista,
anche se avesse seguito precisamente tutte le regole del codice della strada, non avrebbe potuto
evitare lo scontro. Infatti il motociclista, viaggiando a velocità sostenuta, in corsia di sorpasso, non
avrebbe mai potuto evitare con una frenata l’auto che si muoveva per svoltare a sinistra verso un
parcheggio dall’altra parte della strada.

L’incidente era avvenuto l’8 febbraio 2022 poco dopo le 20, sulla Milano-Imbersago, all’incrocio
tra viale Lombardia e San Maurizio al Lambro proprio a Brugherio
. Il motociclista proveniva da
Brugherio, mentre l’automobilista dalla parte opposta. All’incrocio semaforico l’automobilista
avrebbe svoltato verso sinistra per andare a parcheggiare e in quel momento ci sarebbe stato lo
schianto con la moto di Vulcano. Nello schianto era rimasta ferita la trentasettenne che era in auto
con M.F. rimasto illeso.

Motociclista morì in un frontale, automobilista assolto: il Pm aveva chiesto 4 mesi di reclusione

Nel processo per omicidio stradale al trentasettenne, il Pubblico ministero inizialmente aveva chiesto una condanna a 4 mesi di reclusione, in seguito ad una consulenza tecnica che ne determinava la piena responsabilità in quanto avrebbe svoltato all’improvviso e non avrebbe aspettato che la moto passasse. Invece la consulenza della difesa ha stabilito che il motociclista viaggiava ad una velocità tale che – a quella distanza di 14 metri, in cui l’auto aveva iniziato la svolta – non avrebbe potuto assolutamente frenare.
L’impatto era stato tale da provocare un politrauma mortale sin da subito al quarantatreenne. Simone Vulcano, purtroppo, era stato portato inutilmente in ospedale. Molto conosciuto in città, anche come calciatore, il parrucchiere ha lasciato moglie e un bimbo di 3 anni. I famigliari i quali si erano rivolti a Giesse Risarcimento Danni, avevano infatti ottenuto un risarcimento sin da subito e per questo non si sono costituiti parte civile.