Monza, via Ticino: il comitato boccia il nuovo masterplan

San Fruttuoso bene comune dice no alla revisione dell'intervento che "non tutela proprio nulla". Al lavoro per le osservazioni.
Monza via Ticino Masterplan
Monza via Ticino Masterplan

La risposta del Comitato San Fruttuoso bene comune al masterplan per l’area di via Ticino a Monza è un fermo e secco no. «Non ha alcun senso urbanizzare quell’area – spiega Mauro Mantica, avvocato, membro del comitato di cittadini del quartiere che da anni si oppone all’edificazione dell’AT 05 -. Forse quindici anni fa questa soluzione sarebbe stata accolta con favore, ma oggi le necessità sono altre e sono dettate soprattutto dalle conseguenze del cambiamento climatico. Se continueremo a occupare aree verdi saremo destinati a morire di caldo, di inquinamento, soffocati dal traffico».

Ma non solo. Lo scorso anno l’amministrazione comunale ha avvito l’iter per inserire l’area di via Ticino nel Parco della Valle del Lambro. «Urbanizzare metà di quell’area è un segno di contraddizione rispetto alla richiesta avanzata alla Regione di tutelare la zona». Non convince neanche la possibilità, con l’approvazione di un piano attuativo che ricalchi le indicazioni espresse nel masterplan, di blindare la zona da future edificazioni.

Monza, via Ticino: “Non si tutela proprio nulla”

«Non si tutela proprio nulla – aggiunge Mantica – il bosco presente è già vincolato, non è un’area dismessa ma una zona boschiva che è rimasta praticamente intatta fin dal 1700. Bisognava tutelare e vincolare anche la restante parte del terreno, e invece la giunta ha portato avanti una scelta politica di edificazione. E non credo proprio che i nuovi appartamenti, anche se di edilizia convenzionata, potranno risolvere il problema dell’abitare di tante giovani famiglie o di ragazzi che non potranno permettersi i nuovissimi alloggi. È necessario puntare meno sulle risorse che derivano dall’urbanistica e tutelare molto di più l’ambiente».

In attesa di poter consultare gli atti ufficiali il Comitato bene comune prepara già le osservazioni e le valutazioni che presenterà all’amministrazione. «Faremo emergere le contraddizioni giuridiche di quel progetto».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.