Monza, via alla demolizione del vecchio carcere

Non ne resterà nulla: al suo posto abitazioni e spazi commerciali. L'edificio è stato abbandonato nel 1993.
La demolizione del vecchio carcere di Monza
La demolizione del vecchio carcere di Monza Fabrizio Radaelli

Via alla demolizione del vecchio carcere di Monza, in via Mentana: lascerà spazio a un edificio a corte a basso impatto ambientale con appartamenti e servizi studiati per rispondere alle esigenze delle famiglie con bambini. Le ruspe sono entrate in azione lunedì 9 giugno e hanno iniziato ad abbattere le pareti di quello che per anni è stato, dentro la città, il luogo di detenzione. Non ne resterà nulla: solo più di recente è passata in consiglio comunale una mozione con cui si chiedere che venga messa almeno una targa per ricordare cosa ci fosse.

Monza: cosa ci sarà al vecchio carcere chiuso nel 1993

La demolizione del vecchio carcere di Monza
La demolizione del vecchio carcere di Monza

Sono passati oltre trent’anni dalla dismissione dell’edificio, abbandonato nel 1993 dopo la costruzione di quello di via Sanquirico. L’avvio del cantiere rispetta integralmente i programmi annunciati dal Comune e dalla Cim3 srl, proprietaria dell’immobile, che avevano parlato di primavera 2025, mentre le prime abitazioni potrebbero essere consegnate tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027: il progetto è curato dalla società Tulou.

Il nuovo stabile avrà una superficie lorda complessiva di 4.041 metri quadri di cui 154 saranno destinati a spazi commerciali e la parte restante alle residenze e agli ambienti al servizio degli abitanti. La filosofia che ha ispirato l’edificio è illustrato sul sito di Tulou: la residenza di via Mentana, si legge, sarà «un luogo dove i più piccoli giocano, imparano e crescono insieme, mentre i più grandi trovano sostegno, connessione e tranquillità» e promette di essere «un rifugio sicuro che è anche una porta d’accesso al mondo». La Cim3 verserà al Comune oneri di urbanizzazione per un totale di 329.626 euro a cui aggiungerà 574.477 euro come monetizzazione degli standard e un contributo di 250.000 euro che l’amministrazione destinerà alla manutenzione del canile-gattile.

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