Una casa con tutti i confort per ritrovare, almeno per qualche ora, il clima intimo e il calore di una vera casa. È il nuovo Spazio – casa, l’area realizzata all’interno del settore colloqui della casa circondariale, pensata per facilitare l’incontro dei padri detenuti con i figli e con le madri dei piccoli. Il progetto, che sarà inaugurato il prossimo 15 gennaio, è stato realizzato grazie al contributo del club Soroptimist di Monza.
«È stata la presidente della sezione monzese, Tiziana Fedeli, a proporre all’amministrazione dell’istituto la realizzazione di uno spazio pensato per i figli dei detenuti – racconta la direttrice, Maria Pitaniello – Avendo già a disposizione una ludoteca abbiamo voluto offrire ai padri che si trovano in carcere uno spazio ancora più intimo dove poter incontrare i loro figli. È nata così l’idea dello Spazio – casa».
L’idea è stata finanziata e realizzata da Soroptimist. Due architetti hanno progettato un’area pensata proprio per accogliere il nucleo famigliare che avrà a disposizione un angolo cottura, un tavolo per mangiare tutti insieme, un tinello con un divano e un bagno privato.
«Il senso di questo nuovo spazio è proprio quello di riproporre la quotidianità dei gesti famigliari – continua il direttore dell’istituto di via Sanquirico – A breve verranno individuati i nuclei famigliari tra quelli che maggiormente hanno bisogno di essere supportati per sostenere la genitorialità».
Permettere al padre, seppur detenuto, di poter trascorrere alcune ore con la propria famiglia sarà certamente di aiuto e supporto all’intero nucleo famigliare.
Il nuovo Spazio – casa è stato ricavato all’interno della sezione colloqui, ristrutturando una stanza dismessa. I lavori di ristrutturazione e la posa degli impianti sono stati eseguiti dagli stessi detenuti e dagli agenti del nucleo di Polizia penitenziaria che si occupa della manutenzione dell’istituto. L’ambiente è stato volutamente realizzato in maniera essenziale. «Per rendere ancora più confortevole il piccolo monolocale sono stati appesi alle pareti alcuni quadri realizzati dagli stessi detenuti all’interno di un laboratorio avviato grazie alla collaborazione con l’accademia di Brera.
Lo Spazio – casa si affianca alla ludoteca, in funzione all’interno dell’istituto di Monza già dal 1997: un’area gestita in collaborazione con i volontari del Telefono azzurro, dove i detenuti possono giocare con i propri bambini, e dove vengono solitamente realizzate feste a tema per i bambini.