Chi sperava in una diminuzione dei tributi comunali a Monza come regalo della campagna elettorale resterà deluso: nel 2017 le tariffe rimarranno invariate. La scorsa settimana il consiglio comunale ha confermato le aliquote della tassa rifiuti per i cittadini, delle imposte sugli immobili e dell’addizionale Irpef, già ai livelli massimi. L’imposta sui redditi sarà ancora inchiodata allo 0,8% con l’esenzione per stipendi fino a 18.000 euro. La Tasi, con un incasso di 47.544.000 euro di cui 15.659.000 rimborsati dallo Stato per pareggiare il mancato introito dovuto all’abolizione dell’Imu sulla prima casa, rappresenterà la fetta più ricca tra le entrate tributarie. L’aliquota sugli immobili si attesterà all’1,06% con diverse eccezioni.
Le uniche novità riguarderanno associazioni e imprenditori: saranno esentati dal pagamento della Tosap (la tassa per l’occupazione del suolo pubblico) i gruppi che riqualificheranno aree verdi o edifici e le onlus che monteranno i banchetti per attività non commerciali. È difficile, per gli uffici, quantificare il mancato gettito in quanto le organizzazioni possono già contare su una detrazione dell’80%.
Dovrebbe, invece, valere 100.000 euro la riduzione della parte variabile della Tari per negozi e ristoranti che doneranno gli alimenti invenduti a organizzazioni caritative o animaliste: lo sconto sarà del 5% per chi regalerà un quantitativo di cibo tra il 10 e il 30% dei rifiuti potenzialmente prodotti e del 10% oltre il 30%. Lo sconto, figlio della legge contro lo spreco alimentare, sarà applicato a chi entro il 31 gennaio di ogni anno consegnerà la documentazione relativa alle donazioni.
Le tariffe hanno ottenuto via libero con 20 voti a favore del centrosinistra, 5 contrari e l’astensione del Movimento 5 Stelle e del forzista Rosario Adamo: la minoranza ha puntato il dito contro quella che considera una tassazione troppo elevata rispetto ai servizi forniti.