Monza: strisce pedonali attese da un anno in via Pacinotti

Appello dei residenti e della consulta: «La strada è molto trafficata, sono indispensabili per accedere al giardino pubblico». L’assessore alla Partecipazione, Andrea Arbizzoni ha promesso di sollecitare gli uffici comunali
Le strisce mancanti si trovano davanti al parco giochi di via Pacinotti
Le strisce mancanti si trovano davanti al parco giochi di via Pacinotti Fabrizio Radaelli

Si sarebbero dovute fare un anno fa, a poche settimane dall’inizio della pandemia, ma delle strisce pedonali davanti all’ingresso dei giardinetti di via Pacinotti a Monza non c’è ancora alcuna traccia. Un appello lanciato dai residenti e dai tantissimi frequentatori di una delle aree verdi più frequentate del quartiere, in una porzione del quartiere San Carlo particolarmente densa di abitazioni.

«Abbiamo fatto richiesta di quelle strisce più di un anno fa – racconta Fiorenza Colloridi, vicecoordinatrice della consulta San Carlo – San Giuseppe e residente della zona -. Dagli uffici ci era stato assicurato che in pochi giorni avrebbero terminato il lavoro e invece non è ancora stato fatto niente. Non capiamo il perché di un simile ritardo per un lavoro davvero così banale. Le strisce pedonali in quel tratto di strada sono indispensabili per accedere in sicurezza all’ingresso del parchetto, dal momento che da via Pacinotti passano non solo le auto ma anche i bus della linea urbana».

Sulla questione è stato interpellato l’assessore alla Partecipazione, Andrea Arbizzoni, ospite da remoto dell’ultima seduta (in streaming) della consulta. «Questo tipo di interventi non rientra nelle mie deleghe – ha precisato – ma sapevo di questa vostra richiesta e sinceramente ero convinto che fosse stata già eseguita. Non è certamente un problema di fondi, mi impegno quindi personalmente a chiedere agli uffici competenti di intervenire al più presto».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.