Per il secondo anno l’istituto Ferrari di Monza sul gradino più alto del podio alla quindicesima edizione del “Toyota Skill Contest”. Andrea Costa-Staricco ha battuto la concorrenza di altri 17 coetanei provenienti da altrettante scuole superiori che hanno affrontato il percorso T-Tep (Toyota technical education program) nella gara nazionale di abilità tra istituti che collaborano con Toyota, vincendo.
Monza: scuola Ferrari ancora al top, i commenti
Nelle scorse settimane, accompagnato dai professori Emilio Ferrante e Francesco Celentano, oltre che dal compagno Luca Ruggiero, è stato a Roma per la finale. Ha sostenuto due prove – una di teoria e una di pratica – dal tagliando alla prova motore (su un’auto ibrida) senza dimenticare una parte elettrica.
«Sono state prove complesse, perché su una vettura ibrida – spiega il docente – ma, avendone una a scuola aveva avuto modo di allenarsi». Un ringraziamento anche gli assistenti tecnici Giuseppe Osso, Alessandro Costa che lo hanno sostenuto durante la preparazione.
Monza: scuola Ferrari ancora al top, «questa è la mia strada»
«È stata una bellissima esperienza, sono molto contento – racconta Andrea – sia di aver vinto che di essere stato selezionato. Tutti i docenti mi hanno aiutato molto prima di questo contest, così come i docenti d’indirizzo. Luca poi è stato fondamentale, mi ha tranquillizzato e calmato prima della competizione, un grandissimo aiuto. La parte più complessa è stata quella teorica, non è il mio forte, mentre per la pratica ero molto sicuro e tranquillo, mi sentivo davvero ben preparato. Ho avuto la conferma che questa è la mia strada, da grande mi vedo a lavorare in un’officina magari come capo-meccanico. Chissà. Per ora porterò quest’esperienza all’esame di Stato tra poche settimane e poi vedremo».
Per la scuola questa “vittoria” si affianca a quella dello scorso anno e degli anni precedenti, segno che il lavoro dei docenti con i ragazzi è improntato nella maniera corretta.
«Questa è una grande scuderia – conclude Valentina Soncini, dirigente del Ferrari – perché la vittoria è stata conquistata dall’intero team. Andrea è stato bravissimo merito suo ma anche di chi lo ha preparato. Il nostro modo di lavorare in team porta, ancora una volta, grandi risultati».