È Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera e reporter di guerra ad aprire giovedì 26 gennaio alle 21 presso il Cinema Capitol Spazio Anteo di via Pennati il ciclo di conferenze promosso dall’associazione Novaluna sul tema “Le guerre, la pace. I conflitti visti da vicino per capire e intraprendere i percorsi di pace”. Cremonesi presenterà il suo libro “Guerra infinita. Quarant’anni di conflitti rimossi dal Medio Oriente all’Ucraina” in cui racconta l’esperienza e le vicissitudini del cronista sul campo per capire le dinamiche e le azioni delle guerre, indagare le motivazioni, comprendere le ragioni delle diverse parti in causa.
Giornalista milanese, Cremonesi è nato nel 1957 e ha esordito come collaboratore nel 1984 per diventare in seguito corrispondente da Gerusalemme, dal 1988 fino al 2001, sempre al Corriere della Sera: oggi è inviato speciale. Tra i suoi libri si contano anche “Le origini del sionismo e la nascita del kibbutz” (Giuntina, 1984), “Bagdad Café. Interni di una guerra” (Feltrinelli, 2003), “Inviati di guerra” (Rizzoli, 2008), “Da Caporetto a Baghdad” (Rizzoli, 2017).
Monza, per capire le guerre: il 16 febbraio tocca a Andrea Sceresini
Il secondo incontro sempre moderato da Umberto Isman, fotografo professionista, membro del direttivo dell’associazione Novaluna, è in programma il 16 febbraio alle 21, sempre al cinema Anteo. Il relatore sarà Andrea Sceresini, autore del volume “Ucraina. La guerra che non c’era”. Sceresini (Autore di inchieste e reportage di guerra per La Stampa, Il Foglio, il Fatto Quotidiano e l’Espresso e collabora con La7) è stato anche autore del docufilm su Andy Rocchelli e Andrej Mironov, giornalisti freelance, massacrati a colpi di mortaio alla periferia della città di Sloviansk,in Ucraina orientale, mentre documentavano le prime fasi del sanguinoso conflitto tra i separatisti filorussi e l’esercito di Kiev. Il suo intervento dunque racconterà l’importanza del giornalismo indipendente per documentare i conflitti in atto. «Se le guerre sono sbagliate– è la domanda da cui parte il ciclo di incontri – esistono paci giuste?».
Ecco perché “diventa importante comprendere, senza pregiudizi e strumentali ideologie, le motivazioni che conducono alla guerra è indispensabile per avere una pace giusta e duratura, garanzia di un futuro libero e democratico per i paesi che escono dai conflitti” scrivono gli organizzatori presentando gli appuntamenti.
Monza, per capire le guerre: modera Umberto Isman
Isman, che conduce gli incontri, è nato nel 1961 ed è professionista dal 1992: dopo avere iniziato l’attività come collaboratore dello studio Davino di Milano, ma dal 1995 ha cominciato a occuparsi di fotografia di paesaggio, architettura, reportage, interesse che gli ha permesso di attraversare il pianeta lavorando per testate come Bell’Italia, Bell’Europa, Airone, Gente Viaggi, Tuttoturismo, Meridiani, Traveller, QuiTouring, I Viaggi di Repubblica così come, tra le altre riviste, Meridiani Montagne, Sci, Ski-alper, Cycle. L’iniziativa di Novaluna rientra nel ciclo “Ripensiamoci. La forza della ragione nell’epoca della comunicazione globale” ed è sostenuta da il Dialogo di Monza, il Circolo fotografico Monzese, con il patrocinio del Comune di Monza in collaborazione con Libri e libri e Capitol Anteo. L’ingresso è gratuito con prenotazione consigliata al sito di Capitol spazio cinema.