Monza, pasto sospeso da record: i clienti dei ristoranti donano 600 pasti

Raddoppiano i locali che aderiscono all’iniziativa del “Pasto sospeso” ideata dal Rotary club Villa Reale con la San Vincenzo (e con il Cittadino media partner) per garantire pasti gratuiti a favore dell’Asilo notturno di via Raiberti
Aumentano le adesioni all’iniziativa del Pasto sospeso
Aumentano le adesioni all’iniziativa del Pasto sospeso Fabrizio Radaelli

È raddoppiato in poco più di un mese il numero dei ristoranti ed esercizi che hanno deciso di aderire al progetto solidale “Pasto sospeso”, ideato dal Rotary club Villa reale in collaborazione con la San Vincenzo di Monza.

Solo un mese fa erano dieci i ristoratori che avevano inaugurato l’iniziativa finalizzata a raccogliere pasti gratuiti da destinare all’Asilo notturno di via Raiberti. Oggi, a poco più di un mese di distanza, i locali coinvolti sono diventati 19 tra Monza, la Brianza e Milano. Ma non solo. In queste settimane i clienti dei ristoranti hanno donato 629 pasti e oltre 3.100 auro in contanti, già consegnati ai referenti della San Vincenzo.

I più solidali sono stati i clienti dell’Enoteca Cà di mat di Lissone che hanno racimolato ben 108 pasti, 65 sono le donazioni arrivate dall’Antico ristorante Fossati di Canonica, 63 dal Guscio di Monza.

«L’iniziativa è riuscita in poco tempo a conquistare gli abitanti di Monza e della Brianza che si sono mobilitati permettendo di raccogliere fra dicembre e gennaio una cifra significativa non solo nei numeri ma soprattutto in quello che rappresenta – spiegano i promotori dell’iniziativa -. Emerge uno spirito solidale dei cittadini verso chi sta attraversando un periodo di difficoltà che è davvero qualcosa di prezioso».

Il progetto “Pasto sospeso” può essere monitorato in tempo reale sul sito pastospesomonzabrianza.it. Qui è possibile trovare l’elenco completo e aggiornato di tutti i ristoranti che aderiscono all’iniziativa ma anche il numero delle donazioni raccolte da inizio dicembre a oggi.

Partecipare alla raccolta solidale è semplice. Basta consumare un pasto in uno dei locali aderenti. Al momento del pagamento del conto i clienti potranno decidere di donare 5 euro (esclusivamente in contanti, in più rispetto al conto del ristorante), da destinare alla San Vincenzo. Con questi soldi i volontari potranno garantire un pasto caldo in più a quanti si siedono ogni giorno alla mensa di via Raiberti, aperta per i più bisognosi a mezzogiorno e a sera, tutti i giorni dell’anno.

Una proposta che può ancora espandersi. I ristoratori e gli esercizi interessati ad aderire al progetto possono inviare la loro richiesta all’indirizzo ioaderisco@pastosospesomonzabrianza.it. Dall’inizio di gennaio a oggi altri quattro nuovi ristoranti hanno dato la loro disponibilità a diventare punti di raccolta delle donazioni. Si tratta dell’osteria Nero pepe di Monza, La Bergamina di Arcore, l’Hostaria del parco di Biassono e il BurnOut pub di Seveso.

Sarah Valtolina