A Monza il corteo per dire no a Pedemontana: “Fermiamo l’autostrada della Brianza”

A Monza il corteo per dire no a Pedemontana: da una prima stima hanno aderito oltre mille persone, molte le famiglie presenti
Il corteo per dire no a Pedemontana
Il corteo per dire no a Pedemontana Federica Fenaroli

Partito nel pomeriggio di sabato 4 ottobre il corteo per dire no alla Pedemontana – promosso dal comitato Suolo libero in collaborazione con il comitato No Pedemontana, il Comitato per la difesa del territorio e il comitato No tratta D-Breve – che ha incassato anche i patrocini di quindici amministrazioni comunali, tutte afferenti all’area del vimercatese: Agrate Brianza, Bellusco, Bernareggio, Burago Molgora, Busnago, Cambiago, Carnate, Cavenago Brianza, Cornate d’Adda, Lesmo, Ornago, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate Velate e Vimercate.

Il corteo contro Pedemontana (foto Federica Fenaroli)

Dai giardini della stazione di via Arosio il corteo di protesta contro l’autostrada che taglia la Brianza ha percorso corso Milano per poi dirigersi verso le vie Manzoni, Zucchi e Mantegazza, quindi largo XXV aprile e piazza Trento e Trieste. Da via degli Zavattari “Fermare Pedemontana. Progettiamo insieme una nuova Brianza” si è diretto verso lo scalo ferroviario per la conclusione della manifestazione.

Tra gli amministratori pubblici presenti gli assessori Bettin, Lamperti e Abbà per il Comune di Monza, il sindaco di Vimercate e quelli di Carnate, Ornago, Agrate e Triuggio. Moltissime le famiglie con bambini. Una prima stima parla di oltre mille presenze.

L'autore

È la redazione del Cittadino, uno e tutti: garantisce il flusso costante delle notizie. Senza fermarsi.