Le scritte con lo spray con cui nei giorni scorsi è stato deturpato il basamento del Monumento ai Caduti monzesi sono state rimosse mentre l’impianto di irrigazione schiacciato in alcuni punti sarà riparato a breve: il bilancio dell’ultima incursione sulle aiuole che circondano l’opera di Enrico Panceri in piazza Trento e Trieste ammonta ad alcune centinaia di euro. E dal centrodestra c’è chi rinfaccia all’amministrazione Pilotto di aver speso 50.000 euro per creare una protezione verde che, di fatto, non sarebbe troppo efficace.
Monza, vandalismi al Monumento ai Caduti nonostante la protezione verde: cosa dice l’assessore
«È vero che la siepe è cresciuta meno di quanto ci aspettassimo – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti – ma sta funzionando. Deve essere una barriera più che altro psicologica, che serva a far comprendere agli adulti che i bambini non possono correre sulle rampe e che il prato non deve essere utilizzato come area cani: in questo senso si sta dimostrando efficace in quanto il 99% delle persone la rispetta».
Monza, protezione verde al Monumento, Lamperti: “Sì può essere scavalcata ma non ci sono alternative”
«La siepe – aggiunge – può essere scavalcata facilmente come lo sarebbe stata una catenella o un cancelletto basso: non potevamo certo circondare il Monumento con una inferriata alta» che, oltretutto, difficilmente la Sovrintendenza avrebbe approvato. «Nell’ultimo anno – prosegue l’assessore – abbiamo rinnovato il sistema di illuminazione attorno al basamento, abbiamo installato le targhe in acciaio corten che invitano a rispettarlo e nei due fine settimana di Carnevale abbiamo collocato le transenne lungo tutto il perimetro: nessuno corre sulle tombe al cimitero e nessuno dovrebbe farlo sulle aiuole del Monumento». La siepe e i cartelli non hanno, invece, alcun potere di dissuasione tra i gruppi di ragazzi che, specie la sera, si arrampicano fin sulla statua.
