Non c’è pace per i residenti di via Monte Amiata a Monza. A denunciare ancora una volta il disagio sono i condomini che si affacciano sul piccolissimo giardino che si trova all’incrocio con via Monte Bianco.
Un fazzoletto di verde soltanto, dove sono presenti un paio di panchine che ogni sera (anche in inverno) attirano gruppi di persone che fino a tardi si trovano sotto le finestre dei residenti a parlare e ascoltare musica ad alto volume.
Monza: no alla recinzione al giardinetto “fracassone”, proposta bocciata dall’assessore
La protesta di questi cittadini era arrivata alla consulta di Triante pochi mesi fa. La richiesta avanzata all’amministrazione era quella di poter recintare il giardinetto così come avviene per qualunque area verde comunale. Una recinzione che, una volta chiusa la sera, avrebbe impedito l’accesso di sera tardi e di notte ai disturbatori.
La stessa richiesta (che non ha mai avuto risposta da parte dell’amministrazione) è stata ora ufficialmente bocciata. L’assessore Irene Zappalà, con delega ai giardini, ospite della consulta nella seduta della scorsa settimana, ha proposto di togliere le panchine, per risolvere così il problema all’origine. Non solo. «Prevediamo di aumentare le alberature, per rendere ancor più piacevole lo spazio verde ma scoraggiare l’utilizzo improprio del giardino».
Delusi i residenti che speravano, a ridosso dell’arrivo della bella stagione, di poter finalmente recintare il giardinetto. «Io abito al quarto piano e ho il condizionatore, tengo quindi chiuse le finestre anche d’estate, eppure sento tutto il baccano provenire da quel giardino – ha spiegato il referente dei residenti -. Pensavo che non comportasse una spesa eccessiva recintare il giardinetto, anche perché si spendono centinaia di migliaia di euro per altri parchi e per questo non si fa nulla».