Monza Montagna: 40 giorni di incontri e inziative con le nove società della città

Il PROGRAMMA - Domenica al rifugio Bogani si inaugura l’edizione numero tredici di Monza Montagna tra sport, cultura e tradizione. Quaranta giorni di incontri e iniziative con le società alpinistiche della città. Il Cittadino è partner.
Monza Monza Montagna
Monza Monza Montagna Fabrizio Radaelli

Squadra che vince non si cambia. E nemmeno la formula. Domenica 22 ottobre alle 11.30 con la Messa al Rifugio Bogani prende ufficialmente il via la tredicesima edizione di “Monza Montagna”, un mix di sport, cultura e tradizione – di cui il Cittadino è media partner – organizzato dalle nove storiche società alpinistiche monzesi: Amici della Montagna Cai Monza e Cai Sanfuttuoso, Fior di Montagna, Gem, Gruppo Alpini Monza centro, Penna Azzurra, Sam, Uoei Pell & Oss.


GUARDA e SCARICA Il programma completo di Monza montagna 2017


VAI La pagina Facebook dell’evento

Il segreto del successo di questo evento che riesce ad avvicinare al mondo della montagna anche chi non ha proprio la passione per le vette è lo spirito di squadra messo in campo dai nove organizzatori: «Condividiamo passioni e interessi – ha precisato il presidente della Sam Enrico Dell’Orto a nome di tutti – ciascuno mette la sua piccola risorsa e alla fine ci troviamo con qualcosa di grande».

E ha aggiunto: «Correre, passeggiare, andare in montagna è sempre qualcosa di bello ma se fatto in compagnia lo è ancora di più. Lo stare insieme è un valore aggiunto ed è questo messaggio che siamo riusciti a trasmettere alla nostra città».

Monza Montagna ha avuto un prologo importante nella giornata di lunedì quando alcuni rappresentanti delle società alpinistiche hanno accompagnato al museo della montagna di Torino duecentocinquanta alunni della scuola media intitolata a Walter Bonatti. A riceverli i vertici nazionali del Cai.

E ai più giovani si è rivolto il sindaco Dario Allevi precisando che «Monza Montagna rappresenta un’occasione per riscoprire i valori più autentici dello sport e della tradizione ma anche del rispetto della natura e della tutela dell’ambiente».

E proprio per queste diverse sfaccettature la manifestazione rappresenta un fiore all’occhiello per la nostra città: «La montagna non è solo sport – ha precisato l’assessore alla partita Andrea Arbizzoni – ma è un mondo vastissimo che racchiude in sé diverse caratteristiche. Con una grande varietà di appuntamenti Monza Montagna riesce sempre a dare una visione a trecentosessanta gradi».

La montagna è anche cultura e fonte di ispirazione per gli artisti. «Per questo una parte importante della rassegna sarà dedicata alle immagini e alle storie – ha sottolineato l’assessore alla cultura Massimiliano Longo – e come amministrazione ci impegneremo a diffondere i valori trasmessi dalla montagna anche ai ragazzi delle scuole».

Monza, grazie anche alla sua vicinanza alle Prealpi, è considerata una sorta di succursale delle vette. Da Monza sono partiti grandi alpinisti come Bonatti e Josve Aiazzi e le società dei muntagnatt sono più attive che mai. E questi sodalizi, radicati da decenni sul territorio, hanno un sogno: una casa comune che le riunisca. Una casa dove incontrarsi a parlare di montagna. Un sogno che potrebbe presto avverarsi, come raccontato dal Cittadino nei mesi scorsi. Il sindaco Allevi ha infatti promesso il suo impegno e il suo appoggio a realizzare una dépendance della montagna in città.