Monza: l’ospedale San Gerardo salva un paziente inserendo due valvole cardiache dentro quelle vecchie

L’Heart team del San Gerardo al lavoro per salvare la vita a un paziente di 49 anni con due vecchie valvole cardiache deteriorate: le nuove sono state inserite dentro le precedenti con un intervento mininvasivo.
Un intervento chirurgico
Un intervento chirurgico

Nuove valvole cardiache dentro quelle vecchie e deteriorate: così l’Heart team – la squadra del cuore – dell’ospedale San Gerardo ha salvato la vita a un uomo di 49 anni al quale erano state impiantate le due protesi per una malattia reumatica insorta quando era giovane.

L’uomo, di origine pakistane, è arrivato all’ospedale monzese alcune settimane fa ed era stato ricoverato nel reparto di cardiologia clinica diretto da Maddalena Lettino. Le sue condizioni però sono peggiorate: non rispondeva alle terapie mediche. L’uomo è stato trasferito all’unità coronarica dove è presto stato evidente che era indispensabile sostituire le due valvole, una aortica e una mitralica. Il problema: troppi rischi per un intervento a cuore aperto e anestesia generale, date le condizioni del paziente.

Il caso è passato allora all’Heart team: équipe allargata che include cardiochirurghi, cardioanestesisti, cardiologi clinici, ecocardiografisti e cardiologi interventisti, “un metodo di lavoro fortemente perseguito dal gruppo cardiologico del San Gerardo per la gestione dei casi complessi quando le soluzioni possibili sono molteplici”, scrive la direzione dell’Asst Monza. La scelta è caduta su un intervento percutaneo, mininvasivo, su entrambe le valvole, eseguito dagli emodinamisti: un doppio impianto valvolare transcatetere.

“La soluzione mininvasiva proposta dai cardiologi interventisti all’Heart Team prevedeva l’inserimento di due valvole all’interno delle due protesi chirurgiche degenerate (una tecnica chiamata impianto “valve-in-valve”) passando attraverso i vasi sanguigni degli arti inferiori”. L’intervento è stato eseguito dall’équipe composta da Pietro Vandoni, direttore della struttura complessa di emodinamica e dai suoi collaboratori, Simone Tresoldi, Ivan Calchera e Stefano Righetti con il supporto di Giuseppe Trocino che ha monitorato la precisione dell’impianto con l’ecocardiografia transesofagea durante l’intervento. Con loro anche Nello Avalli, responsabile della cardioanestesia del San Gerardo. Le condizioni del paziente nel postoperatorio sono state monitorate dai medici dell’Unità Coronarica, Andrea Mauro e Davide Corsi, che hanno reso possibile il trasferimento del paziente in reparto di degenza nel giro di pochi giorni. Ora il 49enne, in buone condizioni, attende il trasferimento in riabilitazione.

«Il ripristino ed il mantenimento delle nostre funzioni di hub consente di garantire ai nostri cittadini l’accesso a cure di alta specialità – commenta il direttore generale della Asst Monza Mario Alparone – dopo l’anno difficilissimo trascorso dall’ospedale impegnato su tutti i fronti nella cura dei malati di Covid-19».