Monza: l’esperienza della “merenda al buio” per gli studenti camerieri della Borsa

Il ristorante didattico della scuola Borsa di Monza ha ospitato la “merenda al buio”: gli studenti bendati hanno servito una ventina di ospiti.
Monza Scuola Borsa Merenda al buio
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Il ristorante didattico della scuola Borsa di Monza ha ospitato la “merenda al buio” promossa da Michela Martinengo, cittadina attiva della consulta di Sant’Albino, insieme a Libero Tantimonaco, psicopedagogista monzese non vedente. Un’opportunità per gli studenti camerieri che si sono cimentati in un servizio decisamente fuori dal comune.
«Una sfida pensata per trasformare le difficoltà in opportunità, per imparare a superare limiti spesso solo immaginati e per guardare davvero con occhi diversi ciò che ci sembra insuperabile», ha spiegato Tantimonaco.

Monza Scuola Borsa Merenda al buio
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Monza: l’esperienza della “merenda al buio” per gli studenti camerieri della Borsa, venti ospiti serviti bendati

La merenda speciale si è svolta il 16 gennaio, alla presenza di una ventina di ospiti invitati dalla dirigenza della scuola Borsa, tra loro anche l’assessore al welfare Egidio Riva con i consiglieri comunali Villy Deluca, Donatella Paciello e Sara Brizzolara.

«I ragazzi si sono preparati a lungo per questa giornata, imparando a camminare e servire bendati, utilizzando mani e piedi come se fossero nuovi occhi. Tutti quanti, supportati dai docenti, si sono messi in gioco superando la paura di non farcela. Un’esperienza che sicuramente ripeteremo ogni anno e che potremo anche portare all’esterno», hanno spiegato dalla scuola Borsa.

Monza: l’esperienza della “merenda al buio” per gli studenti camerieri della Borsa, l’idea di una “palestra emotiva”

Coinvolgente l’incontro dei ragazzi con Tantimonaco, che ha spiegato come iniziative di questo tipo non debbano rimanere isolate ma «strutturate e ripetute nel tempo. Vorrei anche fare un passo in più – ha aggiunto – dare vita ad una “palestra emotiva”. Non si tratta necessariamente di un luogo fisico ma occasioni di incontro per i più giovani, accompagnati da esperti, per imparare ad affrontare le loro paure e gestire le emozioni delle relazioni affettive».

Un’iniziativa che Martinengo, promotrice della proposta, vorrebbe promuovere in tutti i quartieri di Monza, coinvolgendo consulte e centri civici.