Monza, l’allarme di Fiab: incroci pericolosi con il verde per auto, pedoni e ciclisti

I soci di Fiab Monza in bici alzano l'attenzione sugli attraversamenti pedonali pericolosi che fanno passare pedoni e ciclisti inisieme alle auto.
Monza Saveria Fontana Fiab
Monza Saveria Fontana Fiab Fabrizio Radaelli

Le notizie dei drammatici investimenti mortali delle ultime settimane, hanno convinto i soci di Fiab Monza in bici ad alzare di nuovo l’attenzione sugli attraversamenti pedonali pericolosi. Di questi incroci, che rendono ancor più azzardato il passaggio dei pedoni e delle biciclette, ce ne sono anche a Monza, uno di questi è l’incrocio tra vialone Cesare Battisti e via Boito.

Monza, l’allarme di Fiab: dove sono in città

Qui i pedoni e i ciclisti passano in contemporanea con le auto, così come in via Borgazzi, all’incrocio con via Guerrazzi: i mezzi che provengono da corso Milano e devono svoltare a destra verso via Guerrazzi passano con il verde ma spesso sono costretti a frenare all’improvviso proprio perché si trovano un pedone in mezzo alle strisce. E ancora su via Cavallotti, provenendo dal centro verso Triante, la svolta in via Pellettier, proprio davanti all’istituto Mosè Bianchi, funziona allo stesso modo: le auto svoltano nello stesso tempo. La pericolosità dell’attraversamento perdonale tra le vie Borgazzi e Guerrazzi era già stata segnalata più volte anche alla consulta di quartiere.
«Quando organizziamo i corsi di educazione stradale diciamo sempre a pedoni e ciclisti di tenersi ben lontani dai mezzi pesanti che hanno diversi angoli ciechi – spiega la presidente di Fiab, Saveria Fontanail guidatore difficilmente riesce a vedere un pedone o un ciclista se stanno troppo accostati al mezzo, meglio tenere le distanze e mai cercare di sorpassare un camion o un furgone quando si è in bicicletta».

Monza, l’allarme di Fiab: l’investimento mortale di Milano

La riflessione dopo l’incidente costato la vita a Rocio Espinoza Romero, mamma trentaquattrenne che l’11 dicembre è stata travolta da un mezzo pesante mentre attraversava, sulle strisce, all’incrocio tra viale Scarampo e viale Serra, al quartiere Portello a Milano. A investirla, mentre attraversava l’incrocio insieme ai suoi figli gemelli di un anno e alla madre, è stato un camion che doveva girare a destra avendo il verde semaforico, ma che non ha visto le due donne e i bambini. Le dinamiche dell’accaduto sono ancora al vaglio degli investigatori, ma restano molti dubbi riguardo proprio il funzionamento dei semafori che consentono contemporaneamente il passaggio ai pedoni e ai mezzi. Il camion coinvolto nell’incidente mortale del Portello arrivava da fuori città e aveva anch’esso il semaforo verde. Svoltando a destra avrebbe dovuto dare la precedenza ai pedoni che però non ha probabilmente neppure visto, nonostante la donna, stando alle testimonianze raccolte, si sia sbracciata per segnalare la loro presenza sulle strisce, prima di essere colpita nell’impatto.