Il grande drappeggio bordeaux per una volta aperto, almeno in parte, per mostrare a tutti quanto importante sia stato Franco Gaiani per il duomo e per la città: anche la cappella degli Zavattari, con gli affreschi sulla vita di Teodolinda, ha partecipato ai funerali dell’imprenditore e mecenate scomparso mercoledì 23 ottobre. Le esequie nel primo pomeriggio di venerdì 25, nella basilica per la quale il costruttore monzese ha significato tanto, tantissimo, negli ultimi decenni.
LEGGI Addio a Franco Gaiani, l’ingegnere mecenate di Monza
Un amico discreto, generoso. Di tanti monzesi. Che ha saputo condividere quello che ha avuto con tutta la città. Coltivando il bello, salvaguardandolo e restituendolo alla comunità di cui era e si sentiva parte. Così monsignor Silvano Provasi ha voluto ricordarlo presiedendo la funziona e affiancato da tanti altri sacerdoti della città, compreso monsignor Dino Gariboldi, con cui Gaiani ha condiviso tanti progetti, contribuendo a conservare e migliorare la basilica grazie all’impegno della Fondazione da lui voluta con la moglie Titti Giansoldati.
Sotto l’altare gli stendardi della Città di Monza, di cui era benemerito da una decina d’anni, del Rotary club Monza Ovest di cui era socio, quello della Croce rossa monzese. E a salutarlo i tanti amici che hanno affollato la chiesa, i rappresentanti della giunta e i sindaci che negli anni lo hanno conosciuto e hanno avuto l’occasione di collaborare con lui.