Monza, la segnalazione delle piante che coprono il marciapiede: «Ma è pericoloso»

A Monza in via Marsala, nei pressi del supermercato e del ponte sul canale Villoresi, le piante hanno invaso il marciapiede. La segnalazione di un lettore.
Monza via Marsala marciapiede
Monza via Marsala marciapiede

Il rigoglioso verde estivo che invade strade e marciapiedi mette a dura prova le camminate e la pazienza dei cittadini che segnalano spesso situazioni di pericolo. A Monza una di queste riguarda via Marsala, nei pressi del supermercato e del ponte sul canale Villoresi, dove le piante hanno invaso il marciapiede. Lo spazio pedonale si è ridotto di molto e camminare, soprattutto quando si hanno difficoltà di deambulazione (come accade alle persone anziane) o quando si trasportano borse e carrelli per la spesa, può diventare problematico.

Monza, la segnalazione delle piante che coprono il marciapiede: la conferma di un lettore

Un lettore del Cittadino ha confermato i pericoli nei quali incorrono i pedoni. «Le persone – spiega – sono costrette a scendere in strada per riuscire a passare, ma così si rischia di finire sotto le auto che passano anche in questi giorni di traffico ridotto rispetto al solito. La strada è un’arteria di grande percorrenza ed è difficile che non passino auto e moto. L’unica alternativa che abbiamo è camminare sul marciapiede correndo il rischio di inciampare e cadere».

Qualche giorno fa una signora anziana per evitare possibili cadute ha deciso di scendere per strada e solo per un soffio è stata schivata da un’auto di passaggio. Il nostro lettore, che da giorni “monitora” la strada, si è rivolto alla polizia municipale per segnalare la situazione, ma senza successo. «Mi è stato risposto che la questione non è di loro competenza – afferma – E di chi è allora? I vigili hanno, comunque, maggiore autorità rispetto a me, semplice cittadino, e potrebbero farsi carico di segnalare questa situazione a chi di dovere. Bisogna intervenire subito, perché è pericoloso. C’è il rischio che le piante crescano ancora di più. Oppure aspettiamo che qualcuno si faccia male davvero?».