Compensazioni ambientali per il progetto Serravalle a Monza? No grazie. Quest’opera, cioè lo svincolo sulla A52 sulla tangenziale Nord, non si deve fare. Un gruppo di abitanti di San Rocco e Sant’Alessandro non ha esitato a manifestare il proprio disappunto martedì sera, 4 giugno, durante un incontro pubblico con l’assessora Giada Turato e il dirigente del settore Mobilità e Trasporti del Comune Carlo Maria Nizzola.
C’è chi ha definito l’intervento «inutile e dannoso», «un progetto senza nessuna strategia e senza significato» e chi ha minacciato di legarsi fuori dalla propria abitazione, «costruita con enormi sacrifici» per «non fare passare nessuno».
Monza: due quartieri e la “spaghettata” di strade
Il Comitato vie Gentili-Talete e Aristotele ha già consegnato al sindaco Paolo Pilotto e fatto pervenire alla Regione Lombardia, alla Provincia di Monza e Brianza e al ministero dell’Ambiente una petizione di 2.674 firme per ribadire il proprio no. È oramai certo che lo svincolo, finanziato da Regione Lombardia, non sarà realizzato per lo scopo primario: quello di unire i territori interessati dalle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026. E, allora, perché deturpare un territorio come quello di San Rocco-Sant’Alessandro dove nel corso dei decenni si sono innestate «come una spaghettata» diverse arterie stradali attentando, oltre tutto, alla salute dei cittadini?
«I progetti si possono cambiare – ha tuonato un cittadino, forte della sua esperienza professionale nella pubblica amministrazione – il Comune deve avanzare proposte alternative».
Monza: due quartieri, l’assessora e le osservazioni
L’assessora Turato ha ribadito che per il comune la realizzazione dell’opera con il tunnel coperto «è un obbligo», ma gli abitanti sono stanchi dell’ennesima invasione di territorio e più voci si sono alternate per segnalare i disagi quotidiani che affliggono il quartiere. Per gli abitanti le eventuali compensazioni al maxi svincolo sono solo dei «contentini», per non dire dei «ricatti morali», e delle azioni per ridurre l’impatto del traffico sul quartiere andrebbero intraprese a prescindere dalla realizzazione della nuova arteria stradale. In ogni caso, c’è tempo fino al 10 giugno per presentare a Regione Lombardia da parte di enti e comitati eventuali osservazioni riguardanti la nuova infrastruttura. La consulta ha avanzato una serie di proposte: la sistemazione dei sottopassi presenti nel quartiere, la sistemazione di via Omero per permettere uno “sfogo” al quartiere Sant’Alessandro, la realizzazione di parcheggi, la realizzazione di aree verdi e la sistemazione della scalinata presente al Casignolo nelle vicinanze della ferrovia. E a proposito di ferrovia, il cittadino attivo Carlo Drago ha sostenuto i benefici di realizzare nel quartiere una fermata Monza-Sud.