Monza, la protesta della Lega Nord “Chiediamo più sicurezza e lavoro»

La Lega Nord di Monza scende in piazza per protestare contro i continui episodi di microcriminalità del capoluogo. L’appuntamento è per sabato prossimo, alle 17.30 a Monza.
I carabinieri di Monza presidiano il territorio
I carabinieri di Monza presidiano il territorio

Furti, rapine e scippi. Non c’è giorno che la cronaca monzese non offra spunti di riflessione alla politica monzese per prevenire gli episodi di criminalità che attanagliano, anche fisiologicamente, una città come Monza. E quello della sicurezza è una battaglia cara alla Lega Nord. Che ha deciso di cavalcarla. Il Carroccio ha infatti deciso di scendere in piazza per “difendere la sicurezza di tutti, per chiedere più lavoro e meno immigrazione”. Si tratta di un corteo avrà inizio sabato prossimo, il 15 febbraio, in piazza Citterio alle ore 17.30, percorrerà via Carlo Alberto e terminerà in piazza Arengario dove si terranno gli interventi dell’ onorevole Paolo Grimoldi, del presidente del gruppo regionale Lega Nord Massimiliano Romeo e di altri esponenti del nostro movimento. “Una manifestazione di straordinaria importanza che testimonia la vicinanza del nostro movimento ai reali problemi della gente – commenta il segretario del carroccio monzese Federico Arena-. Nonostante i 4 milioni di cittadini perbene disoccupati, il governo Letta ha avuto la brillante idea di prevedere un credito d’imposta per le aziende che assumono detenuti, tirando un violento schiaffo a chi ha sempre condotto una vita onesta e oggi si trova in difficoltà. Forse -conclude Arena- visti i dilaganti problemi di sicurezza in città e considerato che il Pd è l’azionista di maggioranza in questo governo, sarebbe il caso che la giunta perdesse un po’ meno tempo in provvedimenti inutili e ideologici come il registro delle coppie di fatto e si occupasse di spiegare ai monzesi perché i loro rappresentanti hanno votato il decreto legge svuotacarceri che rimetterà in strada migliaia di delinquenti e aggraverà quindi una situazione già poco sostenibile”.