Monza: il recupero del teatro (e cinema) di Triante è a metà strada

Lavori fatti per 40mila euro e molti altri da fare, incluso l’acquisto del proiettore digitale: il punto sui lavori al teatro di Triante a Monza.
Monza Teatro Triante
Monza Teatro Triante Fabrizio Radaelli

Riprenderanno a metà febbraio i lavori di riqualificazione del cineteatro Triante. Dal Comune sono già arrivati (e già spesi) i primi 20.000 euro del bilancio partecipativo, utilizzati per sistemare il palco, le quinte e rinnovare l’impianto antincendio. Gli altri 15.000 previsti dall’accordo verranno erogati dall’amministrazione solo dopo l’ottenimento da parte del teatro della certificazione dei vigili del fuoco. In tutto sono già stati spesi 40.000 euro, ma non basta. Dovranno essere sostituite tutte le poltroncine e solo allora si potrà richiedere la certificazione di idoneità.

Il sogno però era non solo quello di rimettere a nuovo l’ultimo teatro parrocchiale rimasto ancora in funzione prima della pandemia, ma anche di restituire al quartiere di Triante e alla città uno dei cineforum più apprezzati dal pubblico. «Per acquistare il nuovo proiettore di film digitale occorreranno almeno altri 30.000 euro – spiegano dal teatro -. Dovremo quindi sfruttare al meglio i tanti bandi messi a disposizione per progetti come il nostro. Si tratta di un lavoro di grande pazienza e spesso complesso, ma è l’unico modo che abbiamo per riaprire, Covid permettendo, il nostro teatro al pubblico, ancora più bello di prima».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.