Monza: il medico che porta in Tanzania le cure del San Gerardo sulla leucemia

Per 25 anni ha lavorato alla pediatria di Monza. Cornelio Uderzo è da poco rientrato dalla Tanzania dove ha effettuato i primi tre trapianti di midollo.
Monza Uderzo
Monza Uderzo

Per 25 anni ha lavorato alla pediatria di Monza (ospedale San Gerardo), responsabile del Centro trapianti di midollo osseo, ha realizzato oltre 600 trapianti per bambini affetti da leucemia e altre emopatie con oltre il 50% di guarigioni, contribuendo a rendere la città un punto di riferimento nazionale e internazionale nel settore.

Monza: il medico che porta in Tanzania le cure del San Gerardo, Cornelio Uderzo e l’associazione Help3

In pensione dal 2010 Cornelio Uderzo, 77 anni, non ha mai smesso di fare il medico ed è da poco rientrato da un periodo in Tanzania dove ha effettuato i primi tre trapianti di midollo su altrettanti bambini di 11, 10 e 7 anni. È riuscito a realizzare il sogno che si era prefisso quando ha creato l’associazione Help3, nata nel 2014 per aiutare i bambini del Terzo Mondo affetti da gravi malattie del sangue .
In tre anni il primo centro trapianti in Tanzania è stato realizzato all’interno dell’ospedale universitario “Benjamin M.Kapa”, a Dodoma, nel centro del Paese.

«Ho spiegato che con la nostra piccola associazione e i pochi fondi a disposizione potevamo portare solo il nostro bagaglio di conoscenze – spiega – per fortuna l’ospedale è nuovo, in poco tempo sono state apportate le modifiche per realizzare il centro trapianti e le camere sterili necessarie. Noi abbiamo formato in questi anni medici e infermieri che sono venuti in Italia a formarsi, anche presso la pediatria monzese e il San Raffaele».

Monza: il medico che porta in Tanzania le cure del San Gerardo, tra gennaio e marzo i primi tre trapianti

Tra gennaio e marzo sette medici italiani e cinque infermieri hanno garantito una presenza fissa in Tanzania per seguire i primi tre pazienti: «Oggi a distanza di qualche tempo dal trapianto – spiega Uderzo- possiamo affermare che i trapianti sono andati bene».
Anche il periodo di lockdown non ha fermato il sogno di realizzare un centro trapianti a Dodoma: «Abbiamo fatto almeno una cinquantina di incontri on line di formazione – spiega il medico monzese – poi abbiamo portato avanti con il Direttore dell’ospedale africano il progetto che ha avuto l’appoggio del Ministero».

Monza: il medico che porta in Tanzania le cure del San Gerardo, obiettivo realizzare un centro di oncoematologia pediatrica

Quello di Dodoma è un progetto a cui tutti guardano con grande interesse perché è il primo in un paese con 60 milioni di abitanti. In Italia ne abbiamo cento di cui dieci in Lombardia, in Africa solamente otto.
«Abbiamo dimostrato – prosegue Uderzo – che è possibile realizzare un progetto del genere anche in un contesto difficile e adesso i medici e gli infermieri africani sono in grado di portarlo avanti da soli».

Il trapianto di midollo è l’unica possibilità di salvezza per i bambini affetti da “sickle cell disease”, l’anemia falciforme. Ventimila bambini muoiono ogni anno in Tanzania per questa malattia che nel mondo colpisce 400 mila neonati, il 70% dei quali in Africa.
«Negli anni abbiamo curato in Tanzania circa 1000 bambini con “sickle cell disease” fornendo farmaci che tengono sotto controllo la malattia che viceversa può causare morte o complicanze gravissime. Solo il trapianto di midollo da donatori compatibili garantisce la completa guarigione. Ora il nostro obiettivo è realizzare un centro di oncoematologia pediatrica sul modello monzese per curare anche le leucemie». Per Info e sostenere l’associazione www.help3.it.