Il Generale di Divisione Enzio Giuseppe Spina, 63 anni, che guidò il Gruppo carabinieri di Monza dal 2006 al 2013, ha assunto a Roma il prestigioso incarico di Direttore della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno. Si tratta di una posizione di vertice che lo vedrà impegnato nell’alto coordinamento delle operazioni di contrasto al narcotraffico, svolte da tutte le Forze di Polizia italiane sia a livello nazionale che internazionale.
Molti i comandi prestigiosi e difficili allo stesso tempo che hanno visto operare il generale Spina nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo in ambito nazionale e internazionale. Da ricordare a questo proposito la cattura di Cesare Battisti e di altri ricercati a Parigi.
Il generale Spina in servizio a Monza fino al 2013 e poi al Comando di Brescia
Dopo Monza Enzio Giuseppe Spina ha avuto l’incarico di comandante provinciale dei Carabinieri di Brescia, quindi, dopo cinque anni è stato assegnato a Roma, dove ha assunto il comando del Servizio di Cooperazione Internazionale, reparto d’eccellenza inserito nell’ambito del ministero degli Interni.
Prima del suo commiato da Monza il generale Spina ha anche ricevuto dal prefetto Patrizia Palmisani l’onorificenza – conferita dal Presidente della Repubblica – di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con una motivazione che permette all’alto ufficiale di essere ricordato sempre con gratitudine e stima: «Ha dato un grande contributo alla comunità di Monza e Brianza».
Il generale Spina in servizio a Monza, onorificenza di Commendatore dal Presidente Mattarella
I sette anni di permanenza del generale Spina sul territorio brianzolo sono stati costellati da importanti operazioni. Prima fra tutte la maxi inchiesta “Infinito”, che lo ha visto protagonista di una delle pagine storiche della lotta alla criminalità organizzata nel Nord Italia. In collaborazione con il sostituto procuratore della Repubblica Salvatore Bellomo, Spina ed i suoi collaboratori hanno portato allo smantellamento delle “locali” dell’ndrangheta in Lombardia ed all’arresto di oltre duecento persone nel 2010. Non fu da meno l’indagine “Fata” portata a termine nello stesso anno, e che ha visto l’allora colonnello ed i carabinieri di Monza alle prese con un’organizzazione rumena dedita alla tratta di esseri umani ed allo sfruttamento della prostituzione, anche minorile.
Il generale Spina in Brianza: sette anni di brillanti operazioni
Il blitz dell’Arma monzese, coordinato dal Pm milanese Ester Nocera, portò in carcere oltre 50 persone. Particolarmente violenta la “banda della scure”, scatenò il panico nel territorio monzese nel 2008, a cui pose rimedio un’articolata indagine dei carabinieri di Monza. Un gruppo di rumeni, sotto l’effetto della cocaina, giravano armati di coltelli, asce e pistole, rapinando e seminando terrore per la strada ed arrivando persino a puntare una pistola alla testa di una bambina pur di farsi consegnare l’auto dal padre. Proprio partendo da quell’episodio, gli uomini di Spina riuscirono a ricostruire gli spostamenti della banda, identificarli ed arrestarli.
Ultimo in ordine cronologico, è suo il coordinamento della maxi inchiesta “Briantenopea”, che ha portato allo smantellamento di un’associazione a delinquere collegata alla Camorra. Il maxi blitz portò in carcere il boss Giuseppe Esposito, oltre ad altre trentacinque persone. “I miei uomini, hanno lavorato sodo, senza confrontarsi con l’orologio. Per questo li ringrazio”. Queste le parole del Colonnello Spina, durante una conferenza stampa ufficiale al termine di una delle tante indagini portate a termine con i suoi carabinieri ai quali non ha mai lesinato la sua stima e gratitudine.