Il nome è preso dalla letteratura: Isidora è una delle “Città invisibili” di Italo Calvino, un posto della memoria. Isidora è anche il nome che la cooperativa La Meridiana ha scelto per il nuovo e innovativo progetto digitale. Un luogo, anche quello, dove le persone più fragili possono ritrovarsi grazie alla tecnologia.
L’idea è stata in grado di integrare un canale tv dedicato agli anziani insieme a un sistema di monitoraggio dei parametri vitali e un supporto di videochiamate integrato. «È un progetto pensato per guardare al futuro e sfidare la pandemia – ha spiegato il direttore della Meridiana, Roberto Mauri -. Questa innovazione propone una nuova opportunità di relazione con l’anziano, la sua famiglia e le persone che si occupano di lui».
Un’idea nata proprio a ridosso dello scoppio dell’emergenza coronavirus. «Da tempo il nostro staff si stava chiedendo come la tecnologia potesse migliorare o addirittura rivoluzionare la cura dell’anziano fragile al proprio domicilio. L’arrivo della pandemia ha solo accelerato la necessità di trovare una risposta efficace». La chiusura dei centri diurni integrati ha gravemente peggiorato la qualità della vita degli anziani, costretti all’isolamento, senza più contatti con l’esterno.
«Tutti parlano, soprattutto in questi mesi, di nuova assistenza domiciliare, ma di sperimentazioni come Isidora non se ne vedono tante – ha commentato Marco Trabucchi, geriatra, presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria -. È un progetto che rispetta l’individualità delle persone, in grado di contenere ansia, paura e solitudine e capace di stabilire un legame fruttuoso con i famigliari».
Isidora funziona utilizzando un mini computer connesso alla televisione di casa o direttamente un tablet. Ogni giorno, secondo un programma stabilito, dalle 9.30 alle 16.30, offre agli anziani intrattenimento con sessioni di ginnastica on line, lezioni di giardinaggio, esercizi di enigmistica, curati dagli educatori della Meridiana, ma anche appuntamenti culturali e religiosi. Una tv in grado di prendersi cura dell’anziano, accompagnando lui e la sua famiglia lungo le ore della giornata. Offre anche un controllo costante della salute con videochiamate di operatori sanitari.
«Isidora si rivolge a tre interlocutori – ha spiegato Cinzia Negri Chinaglia, geriatra ed esponente del comitato scientifico di Isidora, durante la presentazione del progetto -. Parla all’anziano ma anche ai caregiver che in questi mesi si sono trovati a gestire in solitudine l’incremento dei disturbi comportamentali delle persone con demenza e coinvolge il medico di medicina generale. Unisce quindi il rigore metodologico con la ricchezza dell’interlocuzione».
L’investimento, costato 300.000 euro, verrà incrementato già nei prossimi mesi, a partire dal prossimo 1° gennaio con una sperimentazione su Monza, Lissone e Milano. Al momento sono già sessanta gli anziani collegati a Isidora. «Questo è un progetto ancora più importante del Paese ritrovato – ha concluso Mauri – perché coinvolgerà un numero decisamente superiore di persone. Potrà essere efficace però solo se integrato in una più ampia rete di servizi. Non è semplicemente una tv per anziani, è un nuovo modo di prendersi cura di loro». Il progetto Isidora ha già suscitato l’interesse dell’Ats Brianza e di Regione Lombardia. «Ci piacerebbe poter standardizzare questa innovazione in tutta la regione», ha aggiunto il vicepresidente regionale, Fabrizio Sala. Entro la fine dell’anno verranno definiti i dettagli dell’iniziativa. Intanto Meridiana sta già definendo partnership con Vodafone, Fondazione Ravasi – Garzanti e CSV Monza Lecco Sondrio.
Sarah Valtolina