Una sala troppo piccola. E poi un’altra che ancora non era abbastanza per contenere gli elettori del Partito democratico che giovedì sera hanno incontrato al Binario 7 i quattro parlamentari eletti in Brianza. Un confronto severo con i monzesi Giuseppe Civati e Alessia Mosca, con la desiana Lucrezia Ricchiuti e il vimercatese Roberto Rampi.

Pubblico diviso e pure parlamentari divisi: da una parte chi la fiducia al governo Letta l’ha data (Mosca e Rampi), dall’altra chi non ha partecipato al voto (Civati e Ricchiuti). In mezzo gli elettori: la base ansiosa di parlare, di fare domande e chiedere spiegazioni. Non solo delle scelte nazionali (e l’intesa col Pdl), ma anche personali come chi ha rimarcato di aver dato il voto alle primarie a Civati. E di essere rimasto deluso dal comportamento a Roma.

Infine la replica dei parlamentari: «Avete espresso ciò che non vi piace, ma avete detto quali avrebbero potuto essere le alternative?», ha chiesto Mosca.

E poi la grande occasione del congresso, sottolineata da Civati: «non in polemica con il governo Letta, ma con forte presa di distanza dai metodi seguiti in questi giorni». E il riferimento è alla mancata elezione di Romano Prodi. Infine la conferma: «Questa generazione del Pd non si deve dividere, subito il congresso. Io mi candido».