Se proprio fosse costretto a scommettere su chi tra pochi giorni vincerà le elezioni negli Stati Uniti, Carlo Cottarelli punterebbe su Donald Trump anche se spera nel successo di Kamala Harris: l’economista, già direttore del Fondo monetario internazionale, lo ha rivelato nell’ultimo incontro organizzato dai Rotary club monzesi allo Sporting.
Monza, con Carlo Cottarelli “dentro il palazzo”: per votare basta ricordare la parola “asino”
Cottarelli, che ha presentato il suo libro “Dentro il palazzo”, ha raccontato qualche aneddoto sulla vita nelle aule parlamentari, sperimentato nei pochi mesi in cui, tra l’ottobre 2022 e il marzo 2023, è stato senatore del Pd. Una delle prime cose che insegnano ai neo eletti, ha spiegato, è il funzionamento dei pulsanti per le votazioni: il primo per l’astensione, il secondo per il voto a favore e il terzo per quello contrario. Per ricordare l’ordine, ha detto, basta ripetere la parola “asino“.
«Non è vero – ha proseguito – che i parlamentari prendono solo 4.500 euro netti al mese: con le indennità arrivano a circa 12.000 euro a cui vanno aggiunti vari benefici tra cui le tessere per viaggiare gratuitamente in autostrada, sui treni e sugli aerei».
Monza, con Carlo Cottarelli “dentro il palazzo”: il maggio 2018 e il governo tecnico
L’economista, sollecitato da Eva Musci, ha ricordato la settimana del maggio 2018 in cui, per cercare di uscire dallo stallo provocato dal braccio di ferro con Movimento 5 Stelle e Lega che avrebbero voluto affidare il ministero dell’Economia a Paolo Savona contrario all’euro, il presidente della Repubblica lo ha incaricato di formare un governo tecnico che accompagnasse il Paese a nuove elezioni. Quando, di fronte alla retromarcia di Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ha rimesso il mandato Sergio Mattarella lo ha salutato con le parole: «La Repubblica è in debito con lei».
Monza, con Carlo Cottarelli “dentro il palazzo”: la legge di bilancio
In quei giorni l’Italia rischiava di essere vittima degli attacchi finanziari motivati dal timore che potessero vincere i no euro: una situazione ben diversa da quella attuale. Cottarelli è, comunque, piuttosto critico sulla legge di bilancio 2025 presentata dal Governo di Giorgia Meloni: «Si limita a rinnovare alcune misure come il taglio del cuneo fiscale – ha affermato – si allarga leggermente la platea dei tagli, ma la pressione resta ferma al 43,2% e non c’è nulla che possa imprimere una svolta in termini di crescita».
La manovra, ha aggiunto, rispetta le regole fissate dall’Unione Europea in modo da poter contare sul sostegno della Banca centrale nel caso di un assalto speculativo simile a quello del 2011.
Monza, con Carlo Cottarelli “dentro il palazzo”: la crescita in Italia
La situazione italiana è comune a quella di altre nazioni vicine: «L’Europa – ha constatato Cottarelli – è la regione del mondo che cresce meno. Noi siamo allo 0,7% e forse potremmo arrivare allo 0,8%». Poco, ma meglio di Irlanda, Austria ed Estonia che, in compagnia di Argentina, Haiti e Sudan, secondo le previsioni del Fondo monetario, sono tra i nove paesi su 196 con le prospettive peggiori.