Sostenere le persone fragili e supportare le relazioni che fanno crescere la città: sono gli obiettivi del bilancio preventivo 2025 che muove 622.837.823 euro approvato dalla giunta di Monza giovedì 30 gennaio. «È il bilancio della maturità – ha affermato il sindaco Paolo Pilotto – raccoglie i frutti di quanto abbiamo impostato negli anni passati e cerca di fare sintesi: pur in un contesto difficile abbiamo cercato di rispondere sia ai bisogni emergenziali che a quelli essenziali garantendo risorse per l’istruzione, lo sport, la cultura, la casa e i servizi sociali». «È una manovra coraggiosa – ha commentato il vicesindaco con la delega al Bilancio Egidio Longoni – nonostante i vincoli del patto di stabilità e il taglio di 923.000 euro imposto dal Governo».
Nel corso del 2025 la spesa corrente dovrebbe salire a 151.540.000 euro, con un incremento di 6 milioni rispetto all’anno passato dovuto sia al forte rialzo dei costi dell’energia che dei prezzi. L’attenzione ai fragili si tradurrà nell’estensione dell’esenzione dall’addizionale Irpef per i contribuenti con redditi imponibili fino a 15.000 euro a fronte dei precedenti 12.000, nei 25 milioni destinati al welfare, con uno stanziamento aggiuntivo di un milione, nei 12,5 (+2,3 milioni) per l’educazione e l’istruzione. La giunta ha aumentato di 200.000 euro i fondi per la cultura a il turismo, saliti a 2 milioni, di 300.000 quelli per lo sport arrivati a un milione oltre che per la polizia locale e la sicurezza balzati a 1.470.000 euro, di 700.000 euro per l’agenda digitale e la cybersicurezza per complessivi 4.000.000 mentre le risorse per la mobilità e la sicurezza stradale si attestano a 3.700.000 euro.
Monza, c’è il bilancio del 2025: risparmi e rincari sulle tariffe
Ha, inoltre, messo in campo «dieci azioni di riequilibrio» per coprire i maggiori costi: la rimodulazione della spesa e dei finanziamenti europei, la riduzione del debito favorita dal calo degli interessi, il rafforzamento della lotta all’evasione fiscale, l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione che dovrebbero fruttare un milione in più rispetto al 2024, l’alienazione di aree, la valorizzazione del patrimonio immobiliare, l’aumento delle estumulazioni delle salme nel caso delle concessioni scadute, l’utilizzo dei 9.400.000 euro che saranno incassati dalla chiusura dell’accordo di programma sulla ex caserma IV Novembre.
Rientrano in questo capitolo gli incrementi delle tariffe sulla pubblicità, le insegne, i passi carrai, i tavolini, gli stalli nei mercati, alcune operazioni cimiteriali e le mense scolastiche. I rincari della ristorazione scatteranno da settembre, quando dovrebbe partire il nuovo appalto e oscilleranno tra i 9 e 49 centesimi per pasto: la quota massima, quindi, passerà da 5,15 a 5,61 euro. «Le cifre – commenta Pilotto – sono più basse rispetto a quelle pagate in molti altri comuni: le nostre tariffe sono ferme da dieci anni e finora l’inflazione, che in tre anni ha toccato l’11%, è stata assorbita dal Comune».
Monza, c’è il bilancio del 2025: 75 milioni di investimenti
Durante l’anno la giunta conta di investire 75 milioni di euro di cui 33 nei 40 interventi inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche: l’elenco comprende la manutenzione di strade, giardini e del teatro Manzoni, l’installazione dell’ascensore all’arengario, gli adeguamenti delle scuole Cartoccino, Bachelet, Confalonieri, delle palestre della Leonardo da Vinci e della Tacoli e della piscina Pia Grande. Tra i nuovi progetti figurano la realizzazione di centro di integrazione lavorativa in via Zuccoli e la ristrutturazione del deposito del comando della Polizia locale e dei lavatoi di via Marsala in cui saranno collocati i volumi del fondo antico. La manovra dovrebbe essere illustrata al consiglio comunale giovedì 13 febbraio.