Monza assegna i Giovannini d’Oro 2023: i premiati

Ernesto Galimberti, Antonella Inga, Pietro Sciancalepore, Enrico Rossi e gli Alabardieri del Duomo sono i premiati di Monza per San Giovanni.
Ernesto Galimberti Viaggio di Ulisse
Ernesto Galimberti Viaggio di Ulisse

La candidatura di Silvio Berlusconi è rimasta tale. Il Comune di Monza ha comunicato i Giovannini d’oro 2023: le massime benemerenze cittadine saranno consegnate il 24 giugno in piazza Roma a Ernesto Galimberti (alla memoria), all’atleta paralimpica Antonella Inga, al bidello volontario Pietro Sciancalepore, al volontario Enrico Rossi. Premio Corona Ferrea al Corpo degli Alabardieri del Duomo di Monza. Appuntamento alle 12 dopo la Messa solenne in Duomo.

Monza assegna i Giovannini d’Oro 2023: che cos’è

Il Giovannino d’Oro, che vanta una tradizione ultra trentennale, viene assegnato a quattro eccellenze cittadine “che si sono distinte nel mondo dell’impresa, della cultura, dell’arte, del sociale, dell’educazione, dello sport e in altri ambiti”. Il premio Corona Ferrea è invece destinato a una associazione cittadina.

I premiati dell’edizione 2023 sono stati selezionati dall’apposita Commissione presieduta dal sindaco e composta da Rosanna Meroni, Emanuele Cirillo, Vittorio Biassoni, Rosella Panzeri e dai consiglieri comunali Pierfranco Maffè (che nell’ultimo consiglio aveva proposto Berlusconi) e Ilaria Guffanti.

Le benemerenze civiche sono un momento di riconoscenza che la nostra città vuole tributare a quanti contribuiscono a renderla migliore – spiega il sindaco Paolo Pilotto – Si tratta di persone che nel quotidiano e spesso senza clamore donano tempo e talento agli altri e alla crescita della comunità. A loro va il Grazie di Monza”.

Monza assegna i Giovannini d’Oro 2023: i premiati e le motivazioni

Ernesto Galimberti (alla memoria): artista e docente nella scuola Paolo Borsa per più di 50 anni, ha sempre operato a Monza. Uomo di grande sensibilità artistica e umanità, ha operato con generosità nel dare il suo contributo alle iniziative sociali e artistiche nel territorio.

Ha esposto le sue opere in molteplici mostre personali e collettive con umiltà e senza clamore. Sua è l’opera esposta al Cimitero di S. Fruttuoso dedicata alla memoria di Lea Garofalo.

Antonella Inga: sportiva paralimpica ha fondato nel 2016 ASD FreeMoving, associazione per persone con disabilità visiva, diventandone Presidente.
Lavorando con il marito, anche lui ipovedente, ha raggiunto importanti risultati con la sua Associazione che oggi conta 68 tesserati e 20 volontari.
I titoli sportivi conquistati a livello nazionale sono innumerevoli: solo nell’anno 2022 il titolo italiano di salto in lungo indoor e la partecipazione con la nazionale italiana al meeting internazionale di Parigi nei 100 metri.
Durante la pandemia ha continuato gli allenamenti da casa e con la stessa tenacia ha attivato corsi online per i soci, offrendo la possibilità di proseguire con l’attività sportiva. Il suo motto: bisogna crederci sempre!

Pietro Sciancalepore: impegnato nel mondo della scuola fin dal 1973, si è distinto per la dedizione e l’abnegazione civica che hanno segnato la sua attività.
Partito con un incarico temporaneo in qualità di bidello presso la scuola Tommaseo, ha poi accompagnato in questo ruolo ha nel corso di decenni i ragazzi delle Scuole Rodari e Raiberti. E’ stato collocato a riposo nel 2015 ma continua a prestare la sua opera a scuola in qualità di volontario.
Pochi giorni fa i ragazzi della Scuola Rodari lo hanno festeggiato per i 50 anni di supporto e lavoro ininterrotti.

Enrico Rossi: volontario per decenni delle Associazioni AIDO e AVIS ha dedicato molto del suo tempo libero a una forma d’arte originale, riproducendo i principali monumenti cittadini utilizzando solo stuzzicadenti e colla vinilica. Le sue opere, frutto di un lavoro certosino, rispecchiano perfettamente le proporzioni e i particolari dei manufatti che risultano realizzati in scala.
Venti di queste opere sono state donate ai Musei cittadini, altre sono a disposizione delle associazioni per promuovere raccolte fondi e donazioni, alcune sono esposte presso una famosa azienda produttrice.
Umile e generoso, attraverso le sue opere contribuisce anche alla divulgazione della storia cittadina.

Premio Corona Ferrea: al Corpo degli Alabardieri del Duomo di Monza, fondato nel 1763 che compie quest’anno 260 anni di attività. Il picchetto d’onore del Duomo di Monza – l’unico dopo la Guardia Svizzera in servizio al Vaticano – è nato per assicurare la custodia dell’Arciprete e il servizio di sicurezza e d’onore durante le cerimonie solenni. Oggi custodisce una testimonianza religiosa e culturale antichissima che è a pieno titolo parte integrante della storia cittadina e contribuisce ad accrescerne la peculiarità.