Lunedì mattina 17 giugno si è spento a 94 anni nella sua casa monzese Pietro Mazzo, presidente onorario dell’Ussmb, l’Unione delle società sportive di Monza e Brianza. Increduli l’attuale presidente dell’Unione Fabrizio Ciceri e i consiglieri, che si tenevano in contatto con lui, uomo saggio e di grande esperienza, sempre pronto a consigliare e a spronare i suoi più giovani successori.
“Eravamo stati a casa sua circa quindici giorni fa – esordiscono Ciceri e la sua vice Luisa Biella– lo abbiamo trovato stanco e affaticato, ma la sua grinta era inossidabile. Ci ha spinto ad andare avanti, a non mollare, a non cedere davanti alle difficoltà, a portare avanti tutte le nostre iniziative, a mantenere alti i valori dello sport”.
Monza, addio a Pietro Mazzo: imprenditore lungimirante e generoso e uomo amante dello sport
Mazzo, imprenditore lungimirante e generoso, si era prodigato in passato per avvicinare al calcio e ai valori dello sport i ragazzi del quartiere periferico monzese del Cantalupo. Nel 1993 aveva assunto la presidenza dell’Unione, che ai tempi si chiamava Ussm. La sua prima intuizione era stata l’ideazione del Palio delle Circoscrizioni, una mini olimpiade cittadina per coinvolgere e aggregare sportivi dilettanti dei vari quartieri monzesi. Grazie a lui il Festival dello Sport (ora Monza Sport Festival) aveva preso slancio e vigore. All’interno dell’Autodromo, sede della kermesse, erano aumentate le discipline sportive, le manifestazioni e gli ospiti.
Monza, addio a Pietro Mazzo: nel 1998 portò all’autodromo Marco Pantani
Mazzo amava ricordare quando nel 1998 aveva portato Marco Pantani, fresco vincitore del Giro d’Italia, che era sceso in pista per guidare lungo il circuito un serpentone di duemila cicloamatori. E l’anno successivo cinquecento reclute del 5°Scaglione del 18° Reggimento Addestramento Edolo avevano prestato il loro giuramento alla patria e onorato il 70° compleanno della sezione cittadina dell’Ana. Mazzo, premiato dal Comune di Monza con il Giovannino d’oro nel 2002, si era battuto per il circuito cittadino in qualità di presidente degli Amici dell’Autodromo. Era sempre animato da una grande passione per tutto ciò che faceva.
“Senza un sentimento che nasce dal cuore non si riesce a realizzare un sogno. Il cuore è l’organo che nutre i sogni, alimenta le grandi idee e non invecchia mai” aveva scritto nell’aprile 2016 quando aveva ceduto a Ciceri la guida dell’Ussmb. In occasione del suo novantesimo compleanno, festeggiato con i suoi consiglieri ed amici, nel febbraio 2020 aveva raccontato un episodio della sua vita che lo aveva profondamente toccato e gli aveva fatto comprendere di essere un predestinato.
Monza, addio a Pietro Mazzo: il racconto del bombardamento a Milano
Aveva dodici anni e stava tornando a casa in tram a Milano dopo una partita di pallone con gli amici. Ad un tratto erano suonate le sirene che preannunciavano un bombardamento. Il tram si era fermato e la gente era corsa verso il rifugio antiaereo più vicino. Lui non aveva seguito la folla ma aveva deciso di andare dalla parte opposta e di rifugiarsi in uno scantinato. Le bombe erano cadute a grappoli. Il palazzo dove si erano rifugiati gli altri passeggeri del tram era stato colpito. “Bruciava tutto- aveva ricordato– era stato un inferno di fuoco. In quel momento ho capito che c’era sopra di me qualcosa di più grande. I miei genitori non sapevano dove fossi, ma io ero vivo e a breve sarei tornato da loro. Ho avuto fortuna e la fortuna, anche negli anni a venire, mi ha permesso di fare tante cose”.
Monza, addio a Pietro Mazzo, il cordoglio della amministrazione comunale. Funerali mercoledì 19 in Duomo
L’amministrazione comunale, attraverso il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore alla sport Viviana Guidetti ha espresso il cordoglio della città per la scomparsa. Il sindaco ha ricordato di Mazzo: “La passione per lo sport, soprattutto per gli aspetti legati all’educazione e alla formazione dei giovani e per l’attenzione verso le associazioni sportive della città, impegnate nella valorizzazione dello sport di base a tutti i livelli”.
I funerali si svolgeranno mercoledì 19 giugno alle 10.45 nel Duomo.