In mancanza di pioggia sarà l’acqua del Lambro a salvare i rospi smeraldini messi al sicuro nel Parco di Monza: negli ultimi giorni i volontari del Comitato Parco e dell’Enpa, l’ente nazionale protezione animali, hanno spostato i girini scoperti nella zona di villa Mirabello a metà maggio.
Grazie alla disponibilità anche del Consorzio Villa reale, i girini sono stati trasferiti nella zona di Mulino San Giorgio. “Dietro il consiglio di un erpetologo i volontari lunedì 31 maggio si sono armati di secchi, colini e retini e con gran delicatezza e pazienza hanno trasferito tutti i girini dalla pozza che andava prosciugandosi al Mirabello alla prima pozza scoperta”. Il problema è stata l’assenza di piogge dell’ultimo periodo: è stato indispensabile mercoledì 2 giugno “aumentare il livello dell’acqua nella pozza e permettere così ai girini di completare in tranquillità il loro sviluppo. Con taniche e furgone messi a disposizione da Enpa, i volontari hanno prelevato e trasportato dalla roggia che dal Lambro transita dalla Cascina Colosio, alla pozza popolata dai nostri piccoli rospi, circa 600 litri d’acqua. Operazione da ripetersi se il livello d’acqua dovesse abbassarsi nuovamente”.
Intanto l’Enpa spiega che ai primi individui nati sono spuntate “sia le zampe posteriori sia le anteriori e hanno ormai assunto le sembianze di veri e propri rospi in miniatura. Con i polmoni ormai sviluppati, passano i loro primi giorni di vita da anfibio sulle piccole foglie della lenticchia d’acqua. Altri, nati più tardi, sono ancora girini ma hanno già le zampette posteriori; l’aumento delle temperature di questi giorni favorirà uno sviluppo più veloce rispetto ai loro fratelli”.
Il canto dei rospi smeraldini:
I rospi smeraldini sono animali protetti: gli esemplari di Bufotes viridis, il nome scientifico stabilito nel 1768 dal biologo austriaco Josephus Nicolaus Laurenti, sono tutelati dalla Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa in vigore dal 1982, nota come convenzione di Berna.